Groupama-FDJ, Steve Morabito: “Nel 2019 niente grandi giri perché è la mia ultima stagione”

Steve Morabito ormai è un riferimento in casa Groupama – FDJ. Tra i primi uomini di fiducia di Thibaut Pinot nella sua ascesa a corridore di classe internazionale, il corridore elvetico si appresta a correre quest’anno la sua ultima stagione tra i professionisti, nella quale avrà sempre più un ruolo di supporto. A 36 anni compiuti il mese scorso, per il ciclista del canton Vallese è arrivato il momento di dire basta dopo 14 stagioni di una lunga carriera iniziata nel 2006 con la maglia della Phonak. Sempre in grandi squadre, ha successivamente corso con Astana e BMC (vincendo il Tour de France 2011 al fianco di Cadel Evans) prima di approdare nel 2015 alla corte di Marc Madiot, proprio per fare da chioccia al giovane talento emergente.

Il debutto quest’anno è stato al Tour Down Under, partecipando poi al Trofeo Laigueglia come prima corsa europea dell’anno. “Devo dire che è sempre bello correre in Italia, poi io sono un vostro vicino di casa del Vallese e questi posti sono bellissimi – ha spiegato ai microfoni di SpazioCiclismo – I primi obiettivi importanti della mia stagione saranno Tirreno – AdriaticoVolta a Catalunya. Dopo un paio di settimane di allenamento intenso Laigueglia è davvero un buon test per misurare la condizione, un passaggio molto importante appunto per affinare il mio stato di forma in vista di questi due obiettivi”.

Se l’Italia è dunque molto presente in questo suo inizio di stagione, difficilmente ci sarà invece la partecipazione al Giro d’Italia, come peraltro molto probabilmente gli altri Grandi Giri. In quello che è il suo ultimo anno ha infatti richiesto un calendario diverso, più incentrato sulle brevi corse a tappe, nelle quali essere al servizio del suo capitano di riferimento, affiancando in generale le giovani leve di una squadra che ha contribuito a far crescere non poco in questi cinque anni.

“Per il resto della stagione non penso di essere al via dei grandi giri perché questa sarà la mia ultima stagione – ci spiega – Quindi ho chiesto alla squadra un programma alternativo e, a meno di necessità dell’ultimo momento, abbiamo pianificato un calendario che prevede corse di una settimana. Mi dedicherò a supportare Pinot e a far crescere i giovani del team”.

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