Vuelta a Burgos 2020, niente porte chiuse: un numero limitato di spettatori potrà assistere alla corsa con distanze e mascherine

La Vuelta a Burgos è pronta ad accogliere il suo pubblico. L’accesso sarà ovviamente controllato, ma la corsa a tappe spagnola che si disputerà dal 28 luglio al 1 agosto è riuscita ad evitare le porte chiuse. Tuttavia, vista anche la collocazione in calendario, la corsa avrà addosso gli occhi del mondo interno (ad esempio il Tour sta studiando ancora le misure da adottare e potrebbe trovare degli spunti) e per questo nulla potrà essere lasciato al caso. Il pubblico sarà controllato sia nella zona della partenza che in quella dell’arrivo per evitare assembramenti e una volta raggiunta la capienza massima a nessuno verrà più permesso di entrare.

Inoltre, tutti dovranno tenere la distanza di 1,5 metri e indossare obbligatoriamente la mascherina. Sugli arrivi di Picon Blanco e Lagunas de Neil, poi, le auto sarà fermate 500 metri prima dell’arrivo e sarà possibile arrivare al traguardo soltanto a piedi o in bici, mentre l’organizzazione ricorderà costantemente al pubblico di indossare la mascherina e tenere le distanze.

Per quanto riguarda i corridori, invece, tutti dovranno restare in hotel all’interno della “bolla” del proprio team ed evitare comportamenti come quello tenuto da Michael Storer nel ritiro della Sunweb, mentre al foglio firma dovranno farsi prendere la temperatura e indossare la mascherina, evitando contatti con il pubblico o con corridori di altre squadre. Infine, sarà vietato condividere materiale con altri corridori e sarà vietato gettare le borracce fuori dalle zone predisposte o regalarle al pubblico e tutti i corridori dovranno rispettare la distanza di un metro e mezzo anche con i media.

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