Tour of the Alps 2022, i big alla partenza: “La tappa più dura, pericolosa e intensa. Corsa aperta, mi aspetto fuochi d’artificio”

Ultima tappa esplosiva al Tour of the Alps 2022 e i big sono pronti a darsi battaglia. L’arrivo in pianura non deve infatti ingannare, così come il relativamente basso dislivello, perché le salite presenti oggi sono brevi e molto ripide, rappresentando un bel trampolino di lancio per chi vorrà provare ad attaccare. Nella fase centrale di corsa non c’è quasi per niente pianura, aprendo così alla possibilità di forzare e attaccare per ribaltare una classifica ancora molto corta, che si potrebbe giocare sul filo dei secondi. Ne abbiamo parlato con alcuni degli uomini più attesi: sentiamo cosa ci hanno detto.

Romain Bardet (Team DSM): “Oggi la tappa più dura sulla carta. Bisognerà stare attenti e correre davanti. Vista la durezza della tappa, non so se si deciderà allo sprint. Ci sono poi molti corridori racchiusi in un minuto, quindi la corsa è molto aperta. La Bahrain-Victorious ha la maglia di leader, sta a loro controllare.

Pello Bilbao (Bahrain-Victorious): “Più corta è la tappa più pericolosa e intensa può essere. Ma sono fiducioso nei miei compagni, hanno mostrato di essere in ottima forma e sono tutti scalatori. Sono la squadra perfetta per questa corsa. Oggi non abbiamo la più grande responsabilità in corsa, dobbiamo solo controllare che nessuno dei primi entri in fuga, poi aspettare fino all’ultimo momento. Non siamo interessati a vincere la tappa, perché se poi vince Bardet vince anche la classifica. Quindi resteremo pazienti e vedremo come si comporterà la DSM”.

Hugh Carthy (EF Education-EasyPost): “Oggi tappa dura, con possibilità sia per la fuga che gli uomini di classifica. Sarà una tappa interessante, sicuramente una di quelle da vedere. Personalmente, penso aspetterò di vedere cosa succederà sull’ultima salita, cercando di essere poi protagonista. La forma sta arrivando, il livello è alto e io non sono esattamente dovrei avrei voluto, ma sto migliorando”.

Felix Gall (Ag2r Citroën): “Mi aspetto battaglia nel finale per la classifica. Sono ancora quarto in classifica, ma sono nello stesso tempo degli altri in Top10. Possono succedere molte cose oggi, ma non vedo l’ora di partire. Non mi aspetto un gruppo molto grande sull’ultima salita, penso 30-40 corridori al massimo. Penso un corridore possa riuscire ad attaccare e fare la differenza a quel punto se hai le gambe”.

Mikel Landa (Bahrain-Victorious): “Oggi sarà una giornata nervosa e dura, perché fra il tempo e il fatto che sia tappa corta e ultima, ci vorranno provare tutti. Sarà sicuramente una tappa intensa. Vediamo come vanno le cose, noi abbiamo la maglia e non dobbiamo attaccare. Noi ci difenderemo dagli attacchi di Ineos e DSM”

Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers): “Mi aspetto fuochi d’artificio, penso sarà molto intensa. È una tappa molto corta e sarà sicuramente interessante. Noi dobbiamo attaccare per salire sul podio e vincere la tappa, quindi sarà a noi, anche eventualmente alla DSM, provare a fare qualcosa. Penso che abbiamo alcune carte da giocarci”.

Attila Valter (Groupama-FDJ): “L’obiettivo del giorno è sopravvivere. Il meteo non sembra molto bello oggi e queste salite sembrano molto dure, il sogno sarebbe riuscire a conservare il podio. Sto bene, non mi aspettavo una corsa così buona onestamente. Sto facendo meglio di quanto mi aspettavo, quindi posso essere felice, ma ora voglio di più. Per me le salite sono

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