FCI, 14 mesi di inibizione a Moreno Argentin: “Siamo tutti in pericolo, siete avvisati…”

14 mesi di inibizione per Moreno Argentin. Ad annunciare la decisione del Tribunale Federale è lo stesso ex iridato, organizzatore della Adriatica Ionica Race che lo scorso anno non andò in scena all’ultimo momento portando ad una accesa discussione con Lega Ciclismo e Federciclismo. A questa sanzione, che sarà in vigore dal 27 marzo 2024 al 27 maggio 2025, va aggiunta una ammenda di 2000 euro ad Argentin e 500 euro alla ASD Sportunion, la società organizzatrice.

Duro il commento del quattro volte vincitore della Liegi – Bastogne – Liegi: “Ritorniamo dal tribunale federale riunitosi a Roma nella sede della FCI con questo risultato. Hanno vinto quelli delle provigioni irlandesi quelli che costruiscono i bandi a hoc per assegnare il Giro d’Italia Donne al quale ha potuto partecipare solo RCS Sport, l’unica in Italia ad avere le caratteristiche. Tutto questo per rimediare ai finti ricatti moralistici della Gazzetta dello Sport e adempiere alla transazione concordata tra i vertici di RCS e qualcuno in altro, pur di far terminare le pagine denigratorie contro Dagnoni. Da questo momento il presidente della federazione è diventato uno strumento in mano all’uomo potente dello sport italiano. Cosa abbiamo imparato da questa esperienza, che non si può far notare al presidente che con le sue azioni non si fa l’interesse del movimento si pagano solo le sue cambiali. Non gli abbiamo mai chiesto nulla, ci siamo arrangiati su tutto, nonostante questo, in maniera subdola e premeditata hanno fatto un danno irreparabile, ad una società affiliata alla FCI. Ti hanno illuso fino all’ultimo giorno per far partire la gara, ti hanno fatto spendere denaro per produrre tutto l’occorrente, ti hanno fatto prendere impegni economici per alloggiare atleti e personale negli alberghi, hanno tentato con metodo intimidatorio di farci pubblicare sul sito un comunicato per addossarci le colpe, per poi annullare comunque la gara.

A questa Federazione a questa Lega non gli interessa se prendi impegni economici a loro interessa esercitare il potere. Questa è la federazione del presidente Cordiano Dagnoni accompagnato nelle decisioni dal consiglio federale e la lega del commissario Di Cintio nominato da Dagnoni, l’esecutore materiale su suo mandato. Questo è quello che emerge da questa brutta e triste vicenda , in nome dello sport e del futuro dei nostri giovani. Il Coni e il suo Presidente stanno a guardare, i suoi assistiti hanno messo in atto i suoi metodi, sicuramente lui ne sarà fiero, il metodo Malagò funziona anche nel ciclismo, abbiamo un presidente fantoccio in mano sua pronto a votarlo per il terzi mandato. Come farà il movimento a risollevarsi e intraprendere la strada della corretta ripresa se abbiamo al comando gente che pensa esclusivamente di salvarsi. Regioni, comuni, enti vari, società sportive, Presidenti, sponsor, affiliati con questa federazione siamo tutti in pericolo, siete avvisati… non è possibile mettere in discussione il grande burattinaio. Siamo feriti ,delusi, ma non morti e con la schiena sempre dritta, ora ci sentiamo più liberi. Forza ciclismo ce la faremo è solo questione di qualche mese”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Tappa 4 Giro di Romandia 2024 LIVEAccedi
+ +