Cofidis, Vasseur: “Vincere meno di 20 corse sarebbe una delusione” – Bouhanni punta Sanremo e Tour

Cedric Vasseur alza l’asticella per la sua Cofidis. Il nuovo team manager della storica formazione francese spera infatti di poter riportare la squadra ai massimi livelli, a partire dal capitano Nacer Bouhanni, ma non solo. Tra le squadre storiche del panorama internazionale, con uno sponsor fedele da oltre 20 anni, la compagine professional transalpina sta vivendo ultimamente alcuni anni difficili, pur essendo regolarmente tra le più invitate a livello WorldTour. Se nel calendario europeo i risultati non mancano, è tuttavia nella massima divisione che la squadra non riesce più a ripetere i successi del recente passato.

Per farlo dunque questo inverno sono arrivati cambi importanti nello staff, a partire dal nuovo TM, ma anche con l’innesto di nuovi direttori sportivi, tra i quali il nostro Roberto Damiani, tra i più esperti a livello internazionale. Anche nell’organico alcune novità interessanti, con l’arrivo dei fratelli Herrada soprattutto, con l’intenzione di costruire una selezione più completa, meno dipendente da un Bouhanni che fatica a trovare i grandi risultati sperati. Le volate resteranno comunque uno degli aspetti principali di una squadra che comunque Vasseur vuole più corale, con nuovi obiettivi anche nelle corse a tappe, specialmente in salita.

“Vincere meno di venti corse sarebbe una delusione”, proclama dunque la nuova guida del team, che spiega di voler ritornare “a medio termine” nel WorldTour. Un obiettivo importante che permetterebbe alla squadra non solo di programmare con più serenità la stagione, ma anche di rivelarsi più convincente in sede di CicloMercato nell’attirare nuovi corridori, dai giovani ai talenti già affermati. Anche in termini di obiettivi la squadra non si nasconde, con Bouhanni che conferma in Milano – Sanremo e Tour de France le corse più importanti della sua stagione. “È una corsa che comincio a conoscere vist che nelle mie tre partecipazioni ho sempre chiuso nei dieci – ricorda il 27enne franco-algerino riguardo la classicissima, in programma quest’anno sabato 17 marzo – È una corsa incerta sino alla fine, per la quale bisogna farsi trovare pronti al momento giusto”.

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