Arkea-Samsic, il manager Hubert: “Il Tour è il nostro obiettivo, Quintana e Barguil possono arrivare nelle prime posizioni”

L’Arkéa-Samsic guarda al Tour de France 2020 con grande ambizione. La formazione francese non ha ottenuto la licenza World Tour per questa stagione e rimane annoverata tra i team Continental Professional, ma ha ricevuto l’invito da parte dell’organizzazione del Grand Tour più atteso dell’anno. Merito sicuramente di un roster competitivo, che a Warren Barguil ha aggiunto una stella come Nairo Quintana e scommesse interessanti del calibro di Nacer Bouhanni e Diego Rosa. Il colombiano in particolare ha dimostrato di avere ancora tanto da mostrare, dominando in salita alla Parigi-Nizza 2020 dopo aver ottenuto qualche successo in alcune corse francesi di inizio stagione.

Il manager della formazione francese Emmanuel Hubert ha parlato degli obiettivi della stagione ai microfoni di Le10Sport: “L’ho detto e ripetuto, e i corridori lo sanno: che sia con Barguil o con Quintana, il Tour è il grande obiettivo della nostra stagione. Riponiamo le nostre ambizioni su quella prova. Penso che l’Arkéa-Samsic abbiamo tutto per brillare sulle strade della Grande Boucle. Poi, lo sport ha sempre mille incognite. Ma spero che vedremo i nostri corridori nelle prime posizioni di quest’edizione del Tour con un percorso molto mosso e disegnato per gli scalatori, proprio come Warren e Nairo“.

Il numero uno dell’Arkéa-Samsic ha proseguito: “Le ambizioni saranno collettive. Se la squadra sarà forte e solida, i nostri corridori potranno brillare individualmente. Barguil e Quintana lo sanno e vogliono lavorare insieme, l’uno per l’altro, per realizzare il miglior risultato possibile. L’ambizione è elevata, lo ripeto”. Meno sicura la posizione di Nacer Bouhanni: “Il Tour è stato progettato soprattutto per gli scalatori. Le possibilità degli sprint sono poche, ma esistono, quindi stiamo riflettendo“. Parole non troppo rassicuranti per il velocista, che potrebbe di nuovo essere escluso dalla selezione, come avveniva negli ultimi anni in Cofidis. Se l’obiettivo, come pare, sarà curare la classifica generale, non ci sarebbe comunque molto spazio per curare gli sprint, e il francese rischia di rimanere tagliato fuori.

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