Trek-Segafredo, trattativa con Aru saltata perché giudicato troppo caro

Fabio Aru giudicato troppo caro dalla Trek – Segafredo. La formazione statunitense per un certo periodo era sembrata candidata ideale per il sardo, ma la trattativa si è rapidamente raffreddata e ormai il corridore di Villacidro sembra sempre più vicino alla UAE, con il rinnovo in Astana che sembra ormai ultima alternativa. A frenare il possibile arrivo del Cavaliere dei Quattro Mori al posto di Alberto Contador sarebbe stata la troppo esigente richiesta economica dell’italiano, che la dirigenza della compagine di Luca Guercilena non avrebbe giudicato in linea con il valore che la squadra gli attribuisce.

A rivelare questi dettagli è il diesse Steven De Jongh, che intervistato da WilierFlits ha ammesso la trattativa e la sua conclusione. “Aru era una buona opzione inizialmente, anche per la Segafredo come cosponsor – spiega il direttore sportivo – Ma dopo aver sentito la richiesta economica, non è stata più un’opzione per noi […] Se vedeste quanto chiede, è davvero molto… E con Aru non sei sicuro di ingaggiare un vincente. Non ci son certezze che potrà vincere ancora un grande giro”.

Una stroncatura che De Jongh non limita al solo corridore sardo, spiegando come anche le richieste di altri potenziali candidati alla successione del Pistolero, come Rigoberto Uran e Daniel Martin, siano state troppo eccessive, portando la compagine statunitense ad aspettare, senza investire il gruzzolo. “Se vedeste quanto questo tipo di corridori chiede – conclude – Eppure Uran non è più giovanissimo, mentre Martin non è sicuro possa vincere un GT. In questi casi, devi soppesare le possibilità, forse è meglio non spendere i soldi e aspettare l’anno prossimo. Magari potrebbero arrivare nuovi corridori…”

Un ragionamento improntato sulla prudenza dunque da parte della dirigenza della squadra, che ha preferito non ingaggiare Aru, la cui richiesta si aggirerebbe, secondo indiscrezioni, intorno ai tre milioni di euro. D’altro canto, invece, anche la possibilità che la valutazione sia stata sbagliata e i corridori in questione, a partire dal sardo, possano migliorare i loro risultati con le rivali, risultando poi ancor più cari in una prossima, eventuale, trattativa. Che tuttavia a questo punto sembrerebbe comunque doversi inasprire ulteriormente nelle posizioni.

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