Israel Cycling Academy, lo stipendio di Dunne sarà pagato dal patron della Aqua Blue

Sarà la Aqua Blue Sport a pagare il contratto di Connor Dunne anche nel 2019. Ovviamente non la squadra, visto che chiude i battenti, ma il suo proprietario Rick Delaney che ha inviato una lettera alla Israel Cycling Academy, la nuova formazione del campione irlandese, per garantire il proprio impegno. Una decisione arrivata in quanto il 26enne era l’ultimo corridore tra coloro che avevano un contratto con la squadra per il prossimo anno ad essere poi rimasto a piedi in seguito alla repentina chiusura del team. Una sorpresa per molti visto che sino a pochi giorni fa sembravano a rischio anche gli stipendi degli ultimi mesi, ma Delaney ha voluto così spazzare tutti i dubbi sul suo operato.

“Conor era l’ultimo corridore con cui avevo rinnovato per il 2019, quindi mi sentivo in obbligo affinché avesse qualcosa per l’anno prossimo – spiega a CyclingWeekly – Quindi mi farò carico del suo stipendio per la prossima stagione. E con questo copro tutti i contratti che avevo concordato, esattamente quel che avevo detto avrei fatto”.

Dopo la mancata fusione con la Veranda’s Willems – Crelan la squadra irlandese ha rapidamente chiuso i battenti, tanto da non partecipare alle corse di fine stagione, a partire dal Tour of Britain. Malgrado le garanzie che avrebbe coperto gli stipendi sino a fine anno, usando la fidejussione versata ad inizio stagione all’UCI, la dirigenza del team si è vista criticata in seguito ad alcuni ritardi, ai quali ha risposto rassicurando sul buon esito delle procedure nei giorni successivi.

“Le persone leggono quello che leggono e ovviamente credono più alle brutte cose che alle belle – aggiunge – Purtroppo così vanno le cose e non posso farci niente. Quel che conta è che ogni singolo corridore che avevo sotto contratto è stato pagato per il 2018 e che i corridori con cui avevo firmato per il 2019 hanno trovato altre soluzioni oppure, come per Conor, li aiuterò. Il ciclismo è questo ed è solo una conferma del motivo per cui le persone se ne vanno. Ti manda ai pazzi… È quel che è, ma ormai ne sono fuori”.

Escludendo dunque un suo eventuale ritorno in qualche veste ufficiale, ricordando di aver investito sette milioni nella squadra e nel ciclismo, Delaney così la sua fulminea avventura. Resterà comunque un appassionato, anche per interessi familiari: “Sicuramente, anche per la mia relazione con Caleb Ewan (suo genero, ndr), quindi tornerò ad essere un suocero e un fan di ciclismo. Ma non tornerò più a farne parte da dentro, mai più…”

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