Katusha-Alpecin, Erik Zabel: “Credo ci sia molto potenziale nella squadra, monitorerò tutto”

La Katusha-Alpecin è intenzionata a riscattarsi nel 2019. Quest’anno si è concluso con poche soddisfazioni per la formazione svizzera, che ha racimolato solo una top ten nei GT con Ilnur Zakarin e fallito l’obiettivo di conquistare vittorie di tappa al Tour de France, con un Marcel Kittel decisamente sotto le aspettative. Un segnale è arrivato anche dall’arrivo nello staff di Erik Zabel, che era stato licenziato dalla squadra nel 2013 dopo le rivelazioni sul suo utilizzo di doping durante la carriera. L’ex velocista, che nel roster trova suo figlio, seguirà da vicino le prestazioni dei corridori in allenamento, con l’intento di trarre il meglio dal potenziale del team.

L’ex sprinter tedesco ha parlato della sua nuova avventura ai margini della presentazione della squadra: “Credo ancora che il team abbia molto potenziale. Davvero, ci sono molti corridori di talento e ho già visto in loro il desiderio di fare meglio e avere una stagione vincente. Il nostro obiettivo è supportarli e aiutarli a fare meglio. Capiscono che devono lavorare duro per raggiungere i risultati alla loro portata. Da sabato (oggi, ndr) avremo un camp di allenamento e i corridori sapranno i loro programmi di corsa e quali allenamenti dovranno seguire per raggiungere i loro obiettivi”

Erik Zabel ha poi specificato meglio il proprio ruolo all’interno del team, augurandosi di essere supportato da una buona sorte negli eventi: “Penso si possa dire che monitorerò ogni cosa in un modo che non mi era concesso prima, forse più strettamente che nel passato, ma sento che questo è ciò di cui abbiamo bisogno per avere risultati dalla Katusha Alpecin. Ogni direttore avrà quattro o cinque corridori nel suo gruppo e resterà in costante comunicazione con il corridore, così rimarremo tutti sul pezzo. Ovviamente avremo bisogno anche di un po’ di fortuna l’anno prossimo, ma spero non sarà il fattore determinante nella nostra ricerca di risultati”.

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