Jumbo-Visma. Wout van Aert: “C’è ancora incertezza riguardo al mio ritorno ad alti livelli, ma la paura diminuisce progressivamente”

Wout van Aert è preoccupato di non riuscire a tornare ai massimi livelli. Il corridore della Jumbo-Visma è ai box dallo scorso Tour de France quando, nella cronometro di Pau, un impatto con delle transenne sporgenti lo costrinse al ritiro e a un successivo intervento chirurgico. Il primo intervento, però, non ha consentito al belga un recupero completo, costringendolo così a sottoporsi ad un secondo intervento, facendo temere per il suo ritorno ad alti livelli. Il secondo intervento è stato effettuato in Belgio, dando maggiori rassicurazioni al vincitore della decima tappa del Tour de France 2019.

“Avevo sentito dire che non ci sarebbe stato luogo migliore di un ospedale belga per quel tipo di operazione – ha spiegato il classe ’94 a HUMO – ma non c’era altra scelta, bisognava operare immediatamente. Fortunatamente ho poi subito un’altra operazione in Belgio dopo cinque giorni, se avessimo rimandato di un’altra settimana la mia gamba non poteva più essere salvata”.

Il venticinquenne pochi giorni fa aveva dichiarato di voler puntare a Tokyo 2020, ma resta dubbioso su un suo completo recupero: “C’è ancora dell’incertezza riguardo al mio ritorno ad alti livelli, ma la paura che ho provato all’inizio diminuisce progressivamente. Sono sicuro che sarò ancora professionista, ma a che livello? Devo fare delle esperienze in gara, mi sentirò a mio agio solo quando potrò tornare a sprintare e a scalare delle côte a piena potenza”.

Infine, il duttile portacolori della Jumbo-Visma ha parlato della richiesta danni ad Aso, rivelando di averlo fatto assecondando una volontà della squadra: “Non avrei dovuto parlare. Ora si dirà che sono contro tutto e tutti – ha dichiarato il corridore che, per tutt’altri motivi, è attualmente in causa anche contro la Weranda’s Willem Crelam, sua ex formazione – È la squadra che ha voluto contestare quest’errore dell’organizzazione del Tour, perché anche lei ha subito dei danni. Hanno dovuto fare l’ultima settimana di Tour senza di me e hanno dovuto continuare a pagarmi dopo l’incidente. E che dire se poi non tornerò al mio livello? Quindi, lo capisco”.

Un commento

  1. Dio mio quanto vorrei stare vicino a questo ragazzo!Ascoltare la sua fragilita’,quella di un’adolescenza sfumata a pedalare inseguendo il successo.Cosi’ ricco di energie non pensava che il ciclismo è fatto di puro cristallo,bellissimo ma sempre pronto a rompersi.Chi ama il ciclismo non puo’ che sorreggerti.
    Caro Wout ,voglio vederti con le mani al cielo,perche’ la tua vittoria sara’ anche la nostra.

    Forza Van Aert

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