Deceuninck-QuickStep, Fabio Jakobsen: “La mia Vuelta da sogno non sarebbe stata possibile senza il Wolfpack”

Fabio Jakobsen ringrazia i suoi compagni di squadra della Deceuninck-QuickStep. La formazione belga, che tra qualche giorno diventerà QuickStep-AlphaVinyl, ha giocato un ruolo importante nei successi del suo velocista all’ultima Vuelta, o almeno questo è quello di cui è convinto il diretto interessato. Ripercorrendo i momenti dell’ultimo GT dell’anno, il primo per lui dopo il terribile incidente al Giro di Polonia 2020, il classe ’96 ha infatti parlato soprattutto dell’aiuto ricevuto dai suoi compagni durante le tre settimane di corsa e di quel famoso spirito “Wolfpack” che spesso caratterizza i successi della compagine di Patrick Lefevere.

Vincere la prima tappa solo quattro giorni dopo l’inizio della Vuelta è stato un sogno! – ha esordito –  Ricordo che pochi attimi dopo il traguardo pensavo alla mia famiglia e al mio team, la mia seconda famiglia, perché loro erano la ragione per cui ero lì. La strada verso quel momento è stata lunga, ma ce l’ho fatta con tutto il supporto che ho avuto e ho ottenuto quella che ancora considero la più bella vittoria della mia carriera”.

Dopo aver parlato anche della seconda (“raddoppiare nella stessa settimana voleva dire molto, perché avevo già raggiunto lo stesso numero di vittorie di due anni prima al mio debutto alla Vuelta”)  e della terza (“quella guadagnata più duramente”) vittoria di tappa, però, il neerlandese ha individuato nell’arrivo a Santiago il momento migliore: “La mia vittoria più grande è stata finire la corsa a Santiago de Compostela, nessuno ci avrebbe creduto nell’estate del 2020. Tre tappe e la maglia verde è un qualcosa che non avrei mai sognato all’inizio della corsa, un traguardo che è stato possibile solo grazie all’aiuto dei miei compagni. Erano con me ovunque, in ogni salita, ogni discesa, ogni pianura, hanno corso per me e sono loro incredibilmente grato. La maglia verde che ho portato a casa rappresenta il Wolfpack, tutto quello che significa e il nostro forte legame”.

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