Deceuninck-Quick-Step, il team risponde alle accuse: “L’oggetto nella tasca di Evenepoel era una bottiglietta con prodotti nutrienti”

La Deceuninck-Quick-Step non ci sta e risponde con decisione ai sospetti. Il team belga è finito al centro di diverse discussioni e malelingue nell’ultimo periodo, dopo il video che mostrava il direttore sportivo Davide Bramati nell’atto di togliere un oggetto dalla tasca di Remco Evenepoel a seguito della terribile caduta a Il Lombardia 2020 e infilarselo in tasca. Sui social si sono scatenate diverse teorie su cosa fosse il misterioso oggetto: i più maligni naturalmente parlano di sostanze proibite, qualcuno sostiene che si tratti di un modem (illegale) per trasferire dati sul corridore in diretta. In giornata è arrivata la notizia che l’UCI ha chiesto all’anti-doping di indagare sulla vicenda per chiarire se ci fosse qualche violazione del regolamento nel comportamento del team: un ulteriore passo che la dirigenza non sembra aver accettato di buon grado.

Poco fa infatti la Deceuninck-Quick-Step ha pubblicato un comunicato ufficiale in cui ribadisce la propria posizione, specificando che l’oggetto rimosso dalla tasca di Evenepoel al Lombardia era “una piccola bottiglia contenente prodotti nutrienti, rimossi per aiutarlo a essere posizionato in modo più confortevole dallo staff medico sulla barella“. Questa spiegazione è già stata fornita all’anti-doping, che durante la settimana aveva chiesto al team la sua versione dei fatti.

Il presidente dell’UCI David Lappartient era stato allarmato da alcune dichiarazioni del direttore sportivo Davide Bramati, che aveva ammesso di aver pensato subito a una caduta del suo corridore perché si era interrotta la trasmissione dei suoi dati. La squadra ha quindi voluto chiarire che i dati citati dal suo d.s. sono quelli trasmessi dal device di Velon installato sulle biciclette, con la partnership della stessa organizzazione della corsa per permettere a tutti, fan compresi, di seguire in diretta i dati dei corridori. Nessun modem illecito dunque a spiegare queste informazioni. “Siamo fiduciosi” conclude il comunicato “che questo metterà fine a ogni ulteriore speculazione riguardante l’incidente”.

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