Deceuninck-Quick-Step, Fabio Jakobsen risvegliato dal coma: muove braccia e gambe, esclusi gravi problemi neurologici (aggiornato)

Fabio Jakobsen è stato svegliato dal coma. Questo è quanto riportano in anteprima i social del Giro di Polonia, rassicurando tutti i tifosi che si trova in condizioni stabili. Il corridore della Deceuninck-Quick-Step si trova dall’altro ieri presso il Sosnowiec Hospital dopo essere caduto rovinosamente contro le transenne che delimitavano l’arrivo della prima tappa del Giro di Polonia. L’incidente aveva destato fin da subito gravi preoccupazioni riguardo la sua salute, a causa di un trauma craniofacciale e di una ferita al petto che gli rende difficile la respirazione. Inoltre, ha subito danni al palato e uno schiacciamento della trachea.

Successivamente è la stessa struttura ospedaliera, tramite il proprio vicedirettore, a fornire ulteriori dettagli sulle condizioni di salute del corridore neerlandese. “Il paziente è cosciente e reagisce alle sollecitazioni – spiega Pawel Gruenpeter – Respira da solo e  la funzione cardiaca è nella norma. Siamo chiaramente soddisfatti delle sue condizioni. Se è sopravvissuto a una simile caduta, tornerà sicuramente al suo sport”.

Parole che sicuramente portano all’ottimismo dopo quasi 48 ore angoscianti per la sua sorte, ma che chiaramente bisogna prendere con la dovuta prudenza, la stessa con la quale sono state pronunciate. Con speranza, ma necessaria verifica con il passare dei giorni. L’augurio sicuramente è quello di rivedere Jakobsen nuovamente in strada, a battagliare senza paura in uno sprint ritrovando in gruppo quel posto ai massimi livelli che sembrava essergli destinato.

Importante anche l’aggiornamento ufficiale che arriva dalla squadra, nel quale si rende noto che Fabio Jakobsen è “in grado di muovere braccia e gambe e di comunicare con i dottori, che hanno immediatamente escluso gravi problemi neurologici“. Chiaramente, a causa dell’operazione di chirurgia maxillo-facciale alla quale è stato sottoposto per cinque ore nella notte, “parlare e mangiare sarà una sfida in questo periodo, con il processo di recupero atteso lungo e complesso”.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio