Coronavirus, i direttori delle performance dei team si aspettano grandi sorprese al ritorno alle corse e avvertono: “Impossibile avere due picchi in tre mesi”

I direttori delle performance dei team si aspettano grandi sorprese. Il nuovo calendario disegnato dall’UCI condensa sette mesi di corse in soli tre mesi, ed è quindi lecito chiedersi come i corridori si prepareranno a una tale tour de force e quali saranno le differenze rispetto a una stagione normale. I direttori delle performance di Groupama, Ag2r e Arkéa – Samsic ne hanno parlato con AFP dichiarando che questa situazione potrebbe essere un vantaggio per i corridori più esperti che si conoscono già molto bene e possono sfruttare la cosa a loro vantaggio.

Questa stagione flash sarà un vantaggio per i corridori esperti che già si conoscono molto bene – è stato infatti il primo commento di Jean-Baptiste Quiclet dell’Ag2r – Ci saranno variazioni nella regolarità e nella performance, giorni super e giorni senza, aspettiamoci sorprese”.

Sorprese che potrebbero derivare anche da un cambio di preparazione, visto che non sarà possibile andare alla ricerca di più picchi di forma nel corso della stagione, come ammette Frédéric Grappe della Groupama: “Non ci sarà un picco di forma in tre mesi, non è possibile. Sarà più simile a una curva, come la schiena di un cammello, più o meno fuori dagli schemi. In tre mesi salire, scendere e poi risalire è complicato, è poco tempo, ci sarà un solo balzo. Una salita e una discesa con un plateau più o meno lungo”.

Intanto i corridori si sono allenati dentro casa e, anche se alcuni di loro non si sono rivelati grandi sostenitori dei rulli, qualche risultato potrebbe essere comunque arrivato, come sottolinea Théo Ouvrard dell’Arkéa – Samsic: “Sui rulli non è facile lavorare, eppure abbiamo corridori vicini al massimo della performance. Quello che manca è la resistenza del base”.

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