Vuelta a Murcia 2020, Matteo Trentin attacca l’Uci: “Oggi corsa folle. Perché non fa vere analisi sulla sicurezza del percorso?”

Matteo Trentin entra ancora a gamba tesa sull’UCI. Il vicecampione del mondo ha attaccato ancora una volta l’Union Cycliste International, stavolta trattando il tema della sicurezza in corsa, a lui molto caro. Il corridore del CCC Team, attualmente impegnato alla Vuelta a Murcia 2020, ha pubblicato un post su Twitter in cui puntava apertamente il dito contro David Lappartient, presidente dell’organizzazione, e chi ha approvato il percorso da affrontare oggi nella prima delle due frazioni della corsa spagnola. Probabilmente non è un caso dunque che il plotone sia arrivato a più di 16 minuti dal vincitore di giornata Xandro Meurisse, nel timore di correre su un tracciato troppo pericoloso in alcuni tratti.

Piuttosto esplicito il contenuto pubblicato dal trentino, che accusa le condizioni della strada in discesa e l’organizzazione del traguardo: “Ehi David Lappartient, perché l’Uci non fa delle vere analisi della sicurezza in corsa del percorso che facciamo nelle nostre corse? Oggi era semplicemente folle. La discesa era lontana dall’essere sicura e la linea d’arrivo era una presa in giro assoluta. Chi nell’UCI ha dato l’omologazione a tutto questo dovrebbe prendersi la responsabilità!“.

In passato Trentin si era già scagliato contro l’Uci, in particolare con due lunghi post su Twitter in cui accusava l’organizzazione di preoccuparsi di aspetti marginali come la lunghezza dei calzini dei corridori e non di questioni di maggiore importanza, come la sicurezza delle transenne a bordo strada. Un appello che in quel caso sembra essere rimasto inascoltato per il nuovo acquisto del CCC Team.

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