Caso Froome, Monfort: “Non avevo mai sofferto d’asma prima di passare professionista”

Uno dei temi caldi di questi ultimi giorni è sicuramente quello legato all’asma dei corridori. Le polemiche sono nate dopo il valore anomalo di Salbutamolo riscontrato in un controllo anditoping effettuato da Chris Froome alla scorsa Vuelta a España. Il britannico in questi giorni ha sottolineato come nell’ultima settimana della corsa a tappe spagnola soffrisse d’asma e stesse usando un farmaco per risolvere il problema. Molti tifosi hanno visto l’asma come una scusa e hanno commentato in maniera ironica il fatto che tanti corridori soffrano d’asma.

In difesa di Froome è intervenuto il collega Maxime Monfort che ai microfoni di RTBF ha provato a spiegare perché diversi corridori soffrano di problemi di respirazione: “La nostra capacità personale è enorme, immettiamo molta aria nel nostro corpo e di conseguenza anche alcune particelle dannose che provocano l’asma. Si tratta di asma da sforzo, quando siamo a riposo non ne soffriamo, ma in corsa sì”. “Io, per esempio, prima di passare professionista non ho mai sofferto d’asma – aggiunge il belga – Ma da allora nei Grandi Giri ne ho sofferto. Nel Giro ho sofferto molto e i medicinali non sempre risolvevano tutti i problemi”.

Il portacolori della Lotto Soudal si è soffermato anche specificatamente sulla vicenda Froome: “È difficile fare una valutazione della situazione, ma ovviamente questa vicenda non fa bene al mondo del ciclismo. Froome ha vestito la maglia di leader praticamente durante tutte le tappe dei Grandi Giri e sapeva che sarebbe stato controllato in continuo. Sarebbe da stupidi provare a barare. Il valore riscontrato però è molto grande, più di un semplice spruzzo di un medicinale e questo provoca dei sospetti. Non sappiamo cosa succede e nessuno ha tutti i dati del caso. Proprio per questo spero che le persone non pensino che tutti i ciclisti si dopino”.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio