Bora-hansgrohe, Cian Uijtdebroeks punta il Giro d’Italia: “Obiettivo Top5. Prima potrei fare la Liegi e forse poi la Vuelta”

Comincia a delinearsi il 2024 di Cian Uijtdebroeks. In scadenza di contratto il prossimo anno con la Bora – hansgrohe, da qualche settimana ormai il talentuoso classe 2003 è al centro di numerose voci di CicloMercato in merito alle quali non vuole entrare, ma intanto il nuovo anno si avvicina e bisogna cominciare a fare delle scelte. Premiato ieri nella sua città di residenza, Hannut nella provincia di Liegi, il 20enne belga ha così annunciato alcune grandi linee per il nuovo anno, tra le quali spicca una importante partecipazione al Giro d’Italia, che si profila come il suo grande obiettivo stagionale.

Con la formazione tedesca che concentrerà molti dei suoi big sul Tour de France, partendo ovviamente da quel Primoz Roglic arrivato appositamente per puntare al successo alla Grande Boucle con una squadra di alto livello interamente attorno lui, per il Uijtdebroeks si spalancano le porte della Corsa Rosa, alla quale la dirigenza ha già annunciato di non voler far partecipare Jai Hindley, in ragione dei numerosi chilometri a cronometro in programma. Gli stessi che effettivamente un poco frenano il talento nato ad Abolens.

“Punto ad un posto nei primi cinque nella generale – spiega a Het Nieuwsblad – Non sarà facile perché ci sono due cronometro, ma ci stiamo lavorando. stiamo sistemando la mia posizione sulla bici da crono e sto lavorando sul mio corpo, anche in termini di flessibilità ad esempio. Faccio esercizi di cui non avevo mai sentito parlare prima […] C’è molto lavoro da fare, ma alla Vuelta sono arrivato ottavo, quindi ora l’ambizione è di fare ancora meglio. Anche se ovviamente dobbiamo ancora sapere esattamente chi sarà al via”.

In un calendario che a quel punto verrà costruito in funzione del suo grande obiettivo rosa dovrebbero trovare posto due appuntamenti che sembrano stargli a cuore: Volta a Catalunya e Liegi – Bastogne – Liegi. Ovviamente, in particolare è la seconda ad attirarlo in modo particolare: “Corro e mi alleno molto all’estero e non essendo un corridore da classiche, come Wout Van Aert, non riesco a correre molto in Belgio. Ora infatti sono appena tornato dalla Spagna ed è bello essere qui insieme per una volta, nella mia città natale, dove tutto è iniziato. La Liegi si svolge due settimane prima del Giro e in quel periodo potrei dover fare un ritiro in altura, ma potrei comunque essere al via come corsa preparatoria. Sarebbe bello per poter correre in mezzo ai miei fan e vivere una atmosfera speciale”.

Dopo la Corsa Rosa spazio forse anche alla Vuelta a España, aprendo così alla possibilità di correre per la prima volta due GT nella stessa stagione, cosa che corridori anche più blasonati e di età maggiore non hanno ancora fatto. “Voglio comunque vedere prima il percorso, ma fare due GT è una possibilità per il prossimo anno – aggiunge – Il Tour de France invece è previsto fra uno o due anni, è ancora troppo presto”.

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