Vuelta a España 2018, King: “Stalnov mi ha chiesto di lasciargli la tappa, gli ho risposto che era un pazzo”

Il primo arrivo in salita della Vuelta a España 2018 sorride a Ben King. Il corridore statunitense è stato bravo ad inserirsi nel tentativo giusto ad inizio tappa, ed è stato poi furbo e caparbio ad anticipare l’attacco di Pierre Rolland ad inizio salita(EF/Drapac), ben sapendo che il francese era sulla carta il corridore più dotato per queste tipologie di arrivi. L’atleta della Dimension Data è arrivato così a giocarsi la vittoria in volata con Nikita Stalnov (Astana), sverniciandolo però senza problemi negli ultimi 100 metri. L’ex campione americano ha cullato per diversi chilometri anche il sogno di indossare la Maglia Rossa, alla fine sfuggitagli per soli 1’05”, con Michal Kwiatkowski (Team Sky) che è riuscito a riportare il gap a distanza di sicurezza negli ultimi chilometri.

“Sono andato al massimo per tutta la tappa, perché ho pensato anche un po’ alla generale – ha spiegato King – Ho spinto a tutta, come fosse una cronometro fino ai -5, quando ho iniziato a sentire la fatica. Non conoscevo la mia condizione rispetto ai miei avversari e sapevo che stava arrivando Rolland da dietro, così mi sono posto l’obiettivo di resistere coi primi fino alla fine e vedere cosa sarebbe successo. Negli ultimi anni ho lavorato molto sul mio sprint e quindi sapevo che negli ultimi due chilometri avrei potuto dire la mia. Quando alla fine Rolland è rientrato sapevo che aveva fatto un grande sforzo, mentre io mi ero potuto preparare adeguatamente allo sprint finale”.

Nel finale Stanlov ha anche provato a fare il furbo, cercando di convincerlo a lasciargli la tappa: “Stanlov ha provato a convincermi di puntare alla generale e di spingere a tutta, così lui mi avrebbe aiutato se poi gli avessi lasciato la tappa. Ma gli ho risposto che era un pazzo (ride,ndr)”.

Nel suo palmarés si contano delle vittorie di tappa al Giro di California e al Criterium International, ma questa ha sicuramente un sapore diverso: “Mi ero posto l’obiettivo a inizio anno di vincere una tappa di un Grande Giro e da lì ci ho sempre creduto. Tutti i miei sacrifici sono stati ripagati, sono felice e sorpreso” ha concluso.

 

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