Parigi-Nizza 2020, corsa sempre più a rischio dopo che il Governo vieta assembramenti oltre mille persone (aggiornato)

Lepossibilità di vedere la Parigi – Nizza 2020 arrivare a conclusione diminuiscono. Se nei giorni scorsi il Governo francese aveva garantito la possibilità di svolgere l’evento in quanto non avrebbe radunato più del massimo consentito dai provvedimenti in atto di 5000 persone, le nuove disposizioni annunciate questa sera dal Ministro della Salute Olivier Véran sembrano creare più di qualche dubbio. Con i casi di coronavirus saliti oltre i mille (e i decessi a 19), Oltralpe le misure si fanno più stringenti e alcune delle zone considerate maggiormente a rischio sono proprio quelle in cui passerà la corsa, in particolare il gran finale.

Previsioni in questo momento non se ne possono fare, ma è evidente che la situazione appare francamente a forte rischio, con ASO che si ritrova ora al centro dell’attenzione del mondo del ciclismo dopo quanto successo all’UAE Tour e l’annullamento delle corse italiane. Una situazione molto difficile, che potrebbe dunque evolversi in qualsiasi momento, cambiando potenzialmente a ritmi molto brevi, ora dopo ora. A poter decidere delle sorti della corsa, oltre ovviamente all’organizzatore stesso, sono le autorità locali, innanzitutto a livello delle prefetture dei vari dipartimenti coinvolti, ma proprio in quanto evento itinerante, la corsa è in una certa misura coordinata anche dal Ministero dell’Interno.

A livello nazionale qualsiasi assembramento di più di mille persone è ora vietato – ha spiegato in conferenza il Ministro, che ha ricordato come nelle zone di maggiore attività virale come l’Oise e l’Alto Reno il divieto è totale – I prefetti e  ministeri produrranno una lista di eventi considerati come utili alla vita della nazione. Preciso che le manifestazioni sono incluse, così come i concorsi o l’utilizzo di mezzi pubblici. Abbiamo constatato che queste misure di confino proporzionato e differenziato hanno un impatto positivo sulla circolazione del virus”.

Bisognerà a questo punto attendere le decisioni riguardo la possibile presenza della corsa nella lista di questi eventi. In caso contrario, possibile che si possa proseguire anche valutando che l’organizzatore e il pubblico possano, responsabilmente, garantire in qualche modo che gli assembramenti di persone non raggiungano le mille persone. Ma con il passare dei giorni – in Italia purtroppo lo abbiamo imparato velocemente a nostre spese – le misure potrebbero cambiare seguendo l’evoluzione e la diffusione del virus.

Intanto, il presidente della Repubblica Emanuel Macron ha definito “inesorabile” che anche la Francia sarà ad indurire ulteriormente le sue misure sul territorio nazionale prossimamente, pur senza definirne le tempistiche. La “Fase 3” prevede divieto assoluto, come è il caso in alcune regioni, di assembramento, chiusura delle scuole, luoghi e mezzi pubblici su tutto il territorio nazionale. E secondo la massima carica francese è qualcosa che non si potrà presumibilmente evitare: il che ovviamente implicherebbe necessariamente, anche lo stop di questa corsa, ma anche di altre come la Parigi – Roubaix, la cui partenza da Compiègne la rende attualmente già a rischio visto che il dipartimento dell’Oise è una delle zone più colpite dal CoVID-19 in Francia.

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