Mitchelton-Scott, cambi al vertice: Copeland e McQuaid al posto di Bannan e Crespi. La Manuela Fundacion è fuori
Rivoluzione in casa Mitchelton – Scott. Uno strappo che sembra anche allontanare in maniera sempre più netta la Manuela Fundacion. Secondo quanto riporta cyclingnews, il team manager Shayne Bannan e Alvaro Crespi lasciano la squadra con effetto immediato, sostituiti da Brett Copeland, in arrivo dalla Bahrain-McLaren in cui si è visto soppiantato dall’ingaggio di Rod Ellingworth, e Darach McQuaid. Il patron Gerry Ryan ha così voluto riaffermare la propria estraneità alla trattativa che aveva portato nelle scorse settimane all’annuncio della nuova proprietà, trattativa condotta da Stefano Garzelli per conto della ONG spagnola con un accordo con Bannan e Crespi (che infatti erano conservati in squadra per cinque anni).
Dopo aver manifestato alcune perplessità e ribadendo di avere ancora la proprietà della licenza, il magnate australiano nei giorni scorsi aveva preso le distanze dall’accordo raggiunto dalla società di gestione con la fondazione iberica. In risposta alle intenzioni di Ryan di voler finanziare in prima persona il team da lui fondato, garantendo la continuità al 100% degli stipendi quest’anno e il prossimo, il vincitore del Giro d’Italia 2000 sperava di trovare un accordo per risolvere lo stallo e portare a termine il cambio di proprietà al quale aveva lavorato. Una soluzione che a questo punto sembra improbabile, con il nuovo corso del team che sembra iniziato per proseguire almeno sino al 2021, con la ricerca di nuovi partner che possano portare avanti il progetto di matrice australiana.
La notizia è stata confermata con un comunicato stampa della squadra WorldTour, in cui non viene tuttavia fatto il nome di Alvaro Crespi, figura meno mediatica e più interna a gestione amministrativa che sportiva. Il nuovo team manager, responsabile del lato sportivo, è dunque il sudafricano, in passato anche alla Lampre, con il figlio dell’ex presidente UCI Pat McQuaid che entra sostanzialmente con la carica di presidente del team, con in carico la gestione amministrativa e finanziaria della squadra.
Si conclude così, ancor prima di essere iniziata, l’era della Manuela Fundacion, che ha fatto sapere di non voler fare ricorso, non avvalendosi così del suo nuovo status di proprietaria della società di gestione. Questa era di proprietà di Bannan; bisognerà dunque vedere ora quali sono gli accordi interni alla compagine australiana (la cui identità nazionale è stata chiave per il mancato accordo) per la gestione dei contratti.
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