Milano-Sanremo 2020, il sindaco sanremese Biancheri: “Correre a ferragosto sarebbe la scelta peggiore”

La Milano-Sanremo 2020 si correrà davvero a ferragosto? L’ipotesi sembra ormai prendere piede con certezza. Diverse fonti riportano che la scelta dell’UCI di modificare le date delle classiche monumento italiane, inserendo la Classicissima il 15 agosto e Il Lombardia una settimana prima, per poi mettere i campionati nazionali il 22 o il 23, potrebbe essere ufficializzata già oggi. La monumento tutta lombarda passerebbe dall’essere la “classica delle foglie morte” a un inferno di saliscendi sotto il solleone estivo: prezzo da pagare per scongiurare la contemporaneità con la Vuelta a España 2020 il 31 ottobre, data scelta nell’attuale calendario, e diminuire i rischi di correre in condizioni climatiche proibitive. La classica con più chilometri della stagione si troverebbe però a essere svantaggiata sotto diversi aspetti nella sua nuova collocazione.

Ne è convinto il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, che in un’intervista a Repubblica ha passato in rassegna tutte le motivazioni per cui lo spostamento dall’8 agosto, data attualmente fissata nel nuovo programma corse, alla settimana successiva “sarebbe la scelta peggiore, sia sotto il profilo turistico che sportivo“. Il primo cittadino ha osservato che correre a Ferragosto “significherebbe una perdita di pubblico sia dal vivo che in televisione“, essendo molte persone impegnate nella classica grigliata o in uno dei giorni di vacanza estiva, quanto mai agognata in un anno difficile per tutti.

Per la città dunque la Milano-Sanremo in quella data non attirerebbe un maggior numero di turisti, ma anzi, prosegue Biancheri, “andrebbe a creare grosse difficoltà organizzative, perché da un punto di vista viabilistico paralizzerebbe una città e un’intera regione in una delle date più critiche”. Considerazioni che si devono affiancare a una questione di sicurezza e di ordine pubblico: con la stagione di ciclismo ferma per diversi mesi, non è difficile immaginare che molti appassionati proveranno ad assistere al traguardo di una delle corse più amate, con tutti i rischi che un mancato distanziamento sociale possono comportare in periodo di coronavirus. Spetta all’UCI ascoltare quest’appello e trovare una data migliore, sia per la corsa sia per istituzioni.

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