Favoriti Maglia Bianca Giro d’Italia 2021: sfida di alto livello con Almeida, Bernal, Evenepoel, Hindley e Vlasov in prima linea

Saranno 50 i corridori a competere per la Maglia Bianca del Giro d’Italia 2021. Questa maglia speciale premia il giovane talento, tra tutti quelli nati dopo il 1 gennaio 1996, meglio posizionato in classifica al termine delle tre settimane. Presente alla Corsa Rosa dal 1976, tranne un periodo di assenza dal 1995 al 2006, ha visto spesso imporsi giovani promesse, anche se la nouvelle vague che ha investito il panorama ciclistico internazionale nelle ultime stagioni fa si che molti tra i corridori coinvolti nella sfida abbiano già ottenuto risultati di rilievo e siano anche tra i principali favoriti per la Maglia Rosa. Quest’anno, il più giovane partecipante a questa classifica (e dunque, anche il più giovane al via del Giro d’Italia 2021), sarà l’ucraino Andrii Ponomar (Androni-Sidermec), nato il 5 settembre 2002, mentre il più “anziano” sarà il francese Victor Lafay (Cofidis), nato il 17 gennaio 1996.

Favoriti Maglia Bianca Giro d’Italia 2021

Mai come quest’anno la lotta per la Maglia Bianca sembra essere legata a quella per la conquista della Maglia Rosa. Sono molti, infatti, i candidati al successo finale che hanno una carta d’identità che consente loro di competere anche per questa speciale classifica. Come accaduto già lo scorso anno con Tao Geoghegan Hart, quindi, è più che plausibile che colui che salirà sul gradino più alto del podio di Milano possa fare l’en plein. Perciò le gerarchie dei favoriti per la classifica riservata ai giovani riflettono quelle per la generale, comprese le incognite riguardo la condizione fisica di alcuni degli attesi protagonisti.

È certamente il caso di Egan Bernal (Ineos Grenadiers), uno dei favoriti principali per la vittoria finale sia per i bookmaker che nel nostro sondaggio che, però, si presenterà al via da Torino con una condizione tutta da decifrare. L’ultima corsa disputata dal colombiano è la Tirreno – Adriatico di quasi due mesi fa, dopo la quale è tornato in patria, saltando anche il Tour of the Alps, a cui ha preferito una preparazione in altura che ha destato molti interrogativi. Sempre all’interno della formazione britannica si trovano altri corridori che potrebbero curare anche questa classifica come Pavel Sivakov, che rappresenta, sulla carta, la prima alternativa del vincitore del Tour 2019 anche per quanto riguarda la generale. Nella selezione è presente anche Daniel Martinez il cui ruolo, però, dovrebbe essere principalmente quello di supporto per i capitani e difficilmente avrà la possibilità di giocarsi le proprie carte in prima persona.

Due dei principali pretendenti si trovano in casa Deceuninck – QuickStep ed anche loro rientrano tra i favoriti per il successo finale. Si tratta di João Almeida e Remco Evenpoel. Se il portoghese torna sulle strade del Giro con l’intenzione di fare meglio rispetto all’ottima partecipazione dello scorso anno quando indossò per quindici giorni la Maglia Rosa e concluse ai piedi del podio, il giovane talento belga farà il suo ritorno alle corse dopo la terribile caduta de Il Lombardia dello scorso Ferragosto. Ovviamente il suo stato di forma sarà un’incognita, ma l’attesa per il primo GT in carriera del classe 2000 è davvero alta.

Chi, invece, arriva alla Corsa Rosa con una condizione che appare decisamente buona è Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech). Il russo, che sarà capitano della sua formazione, ha chiuso sul podio sia la Parigi – Nizza che il recente Tour of the Alps e punta a consacrarsi definitivamente anche in un Grande Giro dopo aver chiuso l’ultima Vuelta a ridosso della top10 e una terza settimana in crescendo. Da non sottovalutare Jai Hindley (Team DSM), rivelatosi a sorpresa nell’ultimo Giro quando lottò sul filo dei secondi con Tao Geoghegan Hart per il successo finale. Il suo percorso di avvicinamento non è stato di certo brillante ma, da tempo, il suo obiettivo è puntato proprio sulle tre settimane italiane per provare a ripetersi e, perché no, a migliorarsi ancora.

Dietro a questi corridori che, ognuno a modo suo, hanno già fatto vedere di poter competere per traguardi di alto livello, troviamo diversi giovani pronti alla definitiva consacrazione. Forse mai come quest’anno sulle strade del Giro saranno presenti tanti talenti in grado di “esplodere” da un momento all’altro e sui quali le rispettive squadre stanno già puntando molto, pur lasciandoli crescere senza eccessive pressioni. È certamente il caso di Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), messosi in luce proprio nella scorsa edizione della Corsa Rosa, che ha confermato in questo inizio di stagione di essere in grado di dire la sua soprattutto quando la strada comincia a salire. Le montagne non mancheranno nelle prossime tre settimane ed il giovane belga è pronto a stupire, potendo contare sulla libertà di azione che molti suoi coetanei potrebbero non avere.

Anche Clément Champoussin (Ag2r Citroen) potrà sfruttare la libertà d’azione che avrà in squadra, cercando di capitalizzare l’esperienza maturata nel corso della scorsa Vuelta, in cui ha mostrato primi segnali del suo talento anche fra i professionisti. Libertà che certamente avrà a disposizione Attila Valter (Groupama-FDJ) che potrà sfruttare l’assenza di Thibaut Pinot per giocarsi le proprie carte, soprattutto in salita. Entrambi hanno già mostrato le loro qualità nel corso dell’ultimo anno e si presenteranno al via da Torino con la licenza di sorprendere. Più chiuso invece un altro talento molto atteso come Tobias Foss (Jumbo-Visma) che avrà in George Bennett il proprio uomo di riferimento, ma potrebbe comunque trovare spazio per emergere essendone l’ultimo uomo.

A causa delle note vicende che hanno portato alla sospensione della Vini Zabù, al via della Corsa Rosa ci sarà dunque la Androni – Sidermec, che si presenterà alla partenza di Torino con diversi giovani talenti pronti a mostrare il loro valore sulle strade del Bel Paese. Gianni Savio, dopo aver lanciato corridori del calibro di Egan Bernal e Ivan Sosa, punta forte su un altro sudamericano: l’ecudoriano Jefferson Alexander Cepeda, messosi già in mostra al Tour of the Alps dove ha conquistato proprio la Maglia Bianca di miglior giovane. Ma attenzione anche all’eritreo Natnael Testfatsion, vincitore del Tour du Rwanda 2020, e al corridore più giovane al via di questa edizione del Giro d’Italia: l’ucraino classe 2002 Andril Ponomar. Per questi due improbabile possano riuscire a fare classifica, ma sarà interessante vederne le evoluzioni.

Non mancano poi altri giovani talenti che, pur non partendo con l’ambizione di curare la classifica generale, sono da seguire con molto interesse soprattutto perché in grado di inserirsi in azioni da lontano che potrebbero regalare loro un prestigioso successo di tappa, anche se potrebbero essere soprattutto impegnati nel lavoro per i rispettivi capitani. Tra loro potrebbero emergere Gino Mäder (Bahrain Victorious), già in grado di entrare in top10 all’ultima Parigi – Nizza nella quale ha sfiorato il successo di tappa “cannibalizzato” da Primoz Roglic, lo statunitense Matteo Jorgenson (Movistar), anch’egli tra i protagonisti alla Corsa del Sole conclusa in ottava posizione, e il britannico Simon Carr (EF Education-First), messosi in luce in diverse occasioni in questo inizio di stagione, soprattutto nella frazione di Prati di Tivo all’ultima Tirreno – Adriatico.

Borsino dei favoriti Maglia Bianca Giro d’Italia 2021

***** Egan Bernal
**** João Almeida, Aleksandr Vlasov
*** Remco Evenepoel, Jai Hindley, Pavel Sivakov
** Jefferson Cepeda, Clément Champoussin, Tobias Foss, Harm Vanhoucke
*  Simon Carr, Matteo Jorgenson, Gino Mäder, Daniel Martinez, Attila Valter

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