Un Anno Fa… RaiSport, Alessandra De Stefano propone la sua ricetta per il ciclismo e non solo: “Bisogna seguire il ritmo della vita di oggi”

Alessandra De Stefano pronta a prendere le redini di Raisport. Prima donna a dirigere il canale sportivo della TV di stato, la giornalista campana che tutti gli appassionati di ciclismo conoscono benissimo vuole portare una nuova visione al racconto dello sport in generale, e ovviamente anche del mondo del pedale. Un punto di vista diverso quello della De Stefano, che si è fatta le ossa sulla strada, partendo dalla linea del traguardo dove è stata per anni prima confidente dei corridori, fino ad arrivare al palco del Processo alla Tappa, mettendo nel mezzo racconti di vita, uomini e donne del ciclismo, ma anche del territorio che ospitava la corsa, fra storia e leggenda, fra vita di tutti i giorni e grandi momenti.

Bisogna seguire il ritmo della vita di oggi – spiega al Corriere della Sera – In quattro ore di diretta la gente si alza dal divano, mangia, fa il caffé, legge il giornale, consulta il telefono. Le telecronache del ciclismo e dell’atletica le vorrei come tavole imbandite dove ciascuno trova ciò che vuole, anche il silenzio delle montagne e il rombo delle moto. Due telecronisti, molte voci di contorno che si passano la palla, quel ritmo quasi musicale essenziale in una buona diretta. Basta con frasi come ‘Che campione!’, sì a chi spiega perché è un campione”.

Al momento dunque non vengono fatti nomi riguardo il commento, né giornalistico né tecnico, ma c’è voglia di novità, nel modo di raccontare e nelle persone che potrebbero farlo: “So di essere scomoda perché rivendico il diritto di scegliere chi va in video in base al merito e di privilegiare chi è bravo favorendo il ricambio: siamo troppo vecchi, a RaiSport”, spiega riguardo l’intera redazione, concetto che dunque chiaramente potrebbe essere applicato anche nel ciclismo. Molti i colleghi con cui ha condiviso tanto i questi anni e che sicuramente conosce bene, con quelli che può ritenere a suo giudizio qualità e difetti.

Ovviamente, con il suo nuovo ruolo, arriva anche l’addio al Processo alla Tappa, dove negli ultimi anni ha dato prova di saper costruire e dirigere. “Ancora non posso dirlo, ma non sarò io”, risponde quando gli si chiede chi sarà il nuovo presentatore.

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