Tour de France 2022, Tadej Pogacar: “Non è stata la mia giornata migliore, ma lotteremo fino alla fine. Voglio dare tutto da qui a Parigi”

Tadej Pogacar costretto a cedere il simbolo del primato al Tour de France 2022. Il fenomeno sloveno, che fino a questo momento era sembrato molto solido e apparentemente superiore rispetto ai suoi avversari, è incappato in una giornata no nella Albertville-Col du Granon, nella quale ha perso quasi tre minuti dal vincitore Jonas Vingegaard, nuova Maglia Gialla di questa edizione della Grande Boucle. Attaccato dalla Jumbo-Visma già a una settantina di chilometri dalla conclusione, prima nel finale del Col du Télégraphe e poi sul Col du Galibier, il corridore della UAE Team Emirates è stato in grado di rispondere senza problemi ai vari tentativi di Vingegaard e Primoz Roglic, dando l’impressione di essere totalmente in controllo della gara. Sulla salita finale, tuttavia, il 23enne non è riuscito a rispondere all’accelerazione portata dallo scalatore danese a cinque chilometri dall’arrivo, andando in crisi e perdendo quindi parecchio terreno dal nuovo leader della corsa.

“Non so cosa sia successo – ha ammesso Pogacar dopo il traguardo – Sul Galibier stavo bene. La Jumbo-Visma mi ha attaccato molto. Poi, sull’ultima salita non avevo proprio una buona gamba. Ho sofferto fino alla fine. Non è stata la mia giornata migliore“.

Dopo questa sconfitta, però, il 23enne guarda già avanti: “Vedremo domani se potrò fare di meglio. Voglio dare tutto da qui a Parigi. Voglio concludere il Tour senza rimpianti”. L’attacco da lontano della formazione neerlandese ha soprattutto evidenziato la fragilità della UAE, con Pogacar che è rimasto spesso senza compagni di squadra: “Per noi è stato difficile controllare chi andava in fuga. Alla fine, Van Aert e Laporte sono andati all’attacco. Tatticamente, oggi se la sono giocata alla grande“.

Il vincitore degli ultimi due Tour, comunque, non ha intenzione di arrendersi e proverà a recuperare il tempo perso, magari già da domani: “Non è ancora finita. Oggi [Vingegaard] ha guadagnato tre minuti; forse domani sarò io che prenderò tre minuti, lotteremo fino alla fine”.

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