Tour de France 2022, Adam Yates: “Fin qui non abbiamo commesso errori. Punti deboli di Pogacar? Finora non ne ho visti”

Adam Yates è soddisfatto della sua prima settimana di Tour de France 2022. Nella conferenza stampa del giorno di riposo, il corridore della Ineos Grenadiers ha spiegato che finora né lui, né il suo team hanno commesso errori. La compagine britannica, pur avendo perso Dani Martinez ai piani alti della classifica al termine della tappa vinta ieri da Bob Jungels, continua ad avere tre uomini in top 10 e Yates ci tiene a sottolineare come non tutte le squadre possano riuscirci. Inoltre, interrogato su possibili punti deboli di Tadej Pogacar e della UAE, il classe ’92 ha spiegato di non averne ancora intravisti.

“Non sta andando molto male – ha spiegato quando gli è stato chiesto un riassunto del suo Tour fin qui – Sin dall’inizio abbiamo detto di fare classifica con quanti più corridori possibile, ieri abbiamo perso Martinez nella top 10. Ma non molti team possono avere così tanti uomini classifica. Stiamo facendo bene, in un paio di tappe un paio di corridori sono stati meglio di noi, ma non abbiamo fatto errori finora, quindi va bene così”.

L’ex BikeExchange ha spiegato anche perché finora non siano arrivati attacchi da parte sua o del suo team alla maglia gialla: “Come mai ieri non abbiamo attaccato? Possiamo fare la stessa domanda riguardo tutti gli altri. Non sentivamo il bisogno di fare nulla, la salita non era molto ripida e la UAE stava facendo un buon ritmo e gli Jumbo erano ancora in sei. Non sarebbe stato saggio attaccare, non avremmo di certo guadagnato minuti”.

Il ventinovenne ha poi spiegato di non aver ancora intravisto punti deboli nella maglia gialla o nel suo team: “Mi aspettavo che la UAE lasciasse la maglia ieri? Potevano, ma hanno il miglior corridore in gara ed è comunque un onore avere la maglia. I loro punti deboli? Stanno facendo un buon lavoro, non è facile, noi  comunque continuiamo a spinger. Come la squadra, anche Tadej non ha mostrato punti deboli, anche nei tratti di pianura non sbaglia mai, è sempre davanti, fuori dai pericoli“.

Infine, interrogato sulle difficoltà che potranno creare Alpe d’ Huez e Col du Granon, il corridore britannico ha spiegato che d’ora in poi tutte le tappe saranno insidiose: “Sarà una settimana difficile, ma ora non ci saranno molte tappe facili, ci sarà sempre o un finale insidioso o qualcos’altro. Come mi sono sentito sulle salite? Non male, siamo andati sempre a tutta. Solo sulla Planche des Belles Filles ho faticato un po’ sullo sterrato, ma finora non c’è stato comunque ancora un momento ideale per attaccare”.

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