Tour de France 2019, Dumoulin: “Avrei preferito più crono, percorso non ideale per me”

Tom Dumoulin non sembra particolarmente contento del percorso del Tour de France 2019. Dopo la presentazione odierna al Palais des Congres di Parigi il capitano del Team Sunweb ammette come il tracciato disegnato da ASO non sia probabilmente propriamente per lui, cercando comunque di relativizzare memore anche del risultato ottenuto lo scorso luglio, su un percorso sulla carta non adatto alle sue caratteristiche. Tra i punti su cui sofferma, chiaramente, la presenza di due sole cronometro per un totale di appena 55 chilometri e le numerose salite oltre duemila metri, che caratterizzano soprattutto il trittico conclusivo prima della passerella finale a Parigi.

È un percorso molto duro – commenta – Ovviamente sarebbe stato meglio con qualche chilometro in più a cronometro individuale, quindi non è un percorso ideale per me, ma era così anche quest’anno. Ci saranno molte salite elevate, a più di duemila metri, in particolare nella seconda parte del Tour, con Pirenei e Alpi che saranno decisivi”.

Non appare entusiasta neanche il direttore sportivo Luke Roberts, secondo il quale “sembra un percorse disegnato per gli scalatori vista la poca cronometro”. Entrambe le prove contro il tempo infatti “sono abbastanza limitate nei distacchi che possono offrire”, spiega l’australiano, che a sua volta sottolinea l’altura come fattore chiave: “Guardando alla settimana conclusiva, le tappe nelle Alpi sono brutali con molte salite sopra i 2000, il che sembra davvero favorire molto più gli scalatori. Sarà una corsa davvero molto dura, decisa da questi giorni nelle Alpi”.

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