Tour de France 2018, Froome: “Siamo in una posizione incredibile, attacco di Geraint improvvisato e perfetto”

Chris Froome entusiasta del risultato al primo arrivo in salita del Tour de France 2018. Malgrado l’uomo Sky in giallo non sia lui, il Keniano Bianco può sorridere per la prova di forza dimostrata ieri verso La Rosière, traguardo che ha visto imporsi Geraint Thomas, nuova maglia gialla, ma nella cui ascensione Froome ha staccato di forza tutti i suoi rivali, cominciando così ad infliggere i primi distacchi. Unico a resistere è stato Tom Dumoulin (Team Sunweb), la cui azione nella discesa precedente gli ha permesso di arrivare al traguardo assieme al campione uscente, anticipandolo nello sprint ristretto per la seconda posizione, mentre Thomas si era involato in solitaria dopo averlo precedentemente raggiunto e staccato.

Siamo in una posizione incredibile – commenta Froome – Non penso ci aspettassimo che potesse andare così oggi. Inizialmente tutti pensavamo che la tappa dell’Alpe d’Huez sarebbe stata quella decisiva, e potrebbe ancora esserlo, ma penso che questo ci metta in una posizione fantastica in vista della tappa di domani (oggi, ndr)”.

Dopo le prime due tappe di montagna la formazione britannica occupa dunque le prime due posizioni della classifica generale, con il gallese in maglia gialla davanti al suo teorico capitano, con un ritardo di 1’25”. Cominciano a scavarsi anche i distacchi sui rivali visto che, ad eccezione di Dumoulin, ancora vicino, gli altri cominciano ad essere già piuttosto lontani. Unico ancora sotto il minuto di ritardo da Froome (che significa comunque 2’14” da Thomas) è Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che paga 49 secondi al Keniano Bianco. Il siciliano non è domo e la strada è ancora lunga, ma sarà dura se la Sky si conferma come ieri, capace anche di inventare.

L’attacco di Geraint è stato completamente improvvisato, ma penso che avesse decisamente senso – aggiunge Froome – È stato perfetto, non abbiamo neanche avuto bisogno di parlarne perché attaccare era la cosa giusta da fare per lui in quel momento. Ho lasciato andare perché sapevo che l’onere dell’inseguimento a quel punto sarebbe toccato agli altri. Poi, quando Dan Martin ha fatto quella accelerazione di forza sono stato sorpreso di essere l’unico alla sua ruota”.

Ovviamente, a questo punto il maggiore rivale è anche colui che gli ha contestato sino alla fine la Maglia Rosa al Giro d’Italia: “Penso che a questo punto l’uomo che può rappresentare un maggiore pericolo per noi sia Tom. Ha fatto una tappa incredibile. Penso dipenderà anche molto da come tutti noi avremo recuperato domani (oggi, ndr), perché sarà davvero una grande tappa”.

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