Tour de France 2022, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Già ieri aveva dato spettacolo sul pavé, oggi va anche oltre e va a prendersi la prima (e, probabilmente, non l’ultima) vittoria di tappa di questo Tour, alla quale aggiunge anche la Maglia Gialla. Perfettamente protetto e scortato dai compagni di squadra nel finale, il fenomeno sloveno piazza lo scatto vincente a 200 metri dall’arrivo e non ce n’è per nessuno, nemmeno per un corridore veloce come Matthews. E domani c’è La Super Planche des Belles Filles…

David Gaudu (Groupama-FDJ): Difficile fare meglio del terzo posto per il 25enne transalpino, che dimostra una buona condizione e di essere pronto a far vedere qualcosa di bello in questo Tour. Ben posizionato a ruota di Pogacar nel finale, può far poco quando lo sloveno decide di aprire il gas, ma alla fine arriva comunque un bel podio e secondi di abbuono che gli permettono di entrare nella top ten in classifica generale.

Nairo Quintana (Arkea-Samsic): Da tempo non vedevamo un Quintana con una gamba così buona. Come ieri sul pavé, anche oggi il colombiano fa corsa di testa, ben aiutato anche dai compagni di squadra. Attento e reattivo nel finale, il 32enne conclude la tappa con un buon quinto posto, su un traguardo per corridori veloci e non propriamente adatto alle sue caratteristiche. Ora dovrà confermare le buone sensazioni sulle sue montagne.

FLOP

Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco): È il primo degli umani alle spalle dell’alieno Pogacar, ma è anche vero che, sulla carta, l’australiano è più veloce del fenomeno sloveno. Il suo secondo posto non sicuramente da buttare via, ma considerando che dai velocisti puri viene sempre battuto e che nelle tappe più impegnative c’è sempre qualcuno che lo stacca, oggi era la giornata perfetta per lui per lasciare il segno. Occasione persa.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers): I cinque secondi persi dagli altri uomini di classifica (quindici da Pogacar per via dell’abbuono) sono un’inezia, ma su un arrivo anche piuttosto adatto alle sue caratteristiche possono destare qualche preoccupazione. Forse il gallese ha un po’ risentito della caduta di ieri, ma comunque non è un buon segno alla vigilia del primo arrivo in salita.

Damiano Caruso (Bahrain Victorious): Anche oggi, qualche secondo (per la precisione 21) lasciato per strada dal siciliano, che in un finale non difficilissimo si stacca dal gruppo dei migliori. Di sicuro, un po’ per le note vicende extra-sportive della sua squadra e un po’ per la sfortuna, questa prima settimana non è stata semplice per il 34enne, che sul primo arrivo in salita dovrà provare a invertire la tendenza.

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