Tour de France 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Wout Van Aert (Jumbo-Visma): Anche quest’anno la crono conclusiva è sua. Sembrano ormai lontanissime (ma erano ancora molto vivide all’interno del team, come dimostrano le dichiarazioni di Vingegaard) le immagini di due anni fa, con lui e Dumuolin pietrificati mentre Pogacar si involava a prendere la maglia gialla nell’ultima tappa utile del Tour 2020. Il belga si è preso la crono finale lo scorso anno e ha concesso il bis quest’anno, al termine di un Tour in cui è stato protagonista praticamente ogni giorno, vincendo la maglia verde e conquistando il premio di supercombattivo. In attesa di vederlo provare a vincere anche domani a Parigi, il suo Tour ci lascia con due soli interrogativi: quali sono i suoi limiti? Da che pianeta viene?

Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma): Il re del Tour chiude con stile. Il danese non si limita a una crono in controllo, come pure sarebbe facile fare nella sua situazione, ma spinge a tutta, arrivando addirittura a sfiorare la vittoria di tappa. Il rivale Tadej Pogacar è così battuto anche su questo terreno e noi già non vediamo l’ora di gustarci i prossimi capitoli di questa rivalità.

Alexander Vlasov (Bora-hansgrohe): C’è l’occasione di andare in top 5 e lui non se la fa sfuggire. La prestazione in realtà non è certo la migliore della sua carriera, ma il diciottesimo posto a 2’45” gli consente di scavalcare Quintana e Meintjes e di chiudere al quinto posto un Tour de France che era iniziato sotto i peggiori auspici. Redivivo.

FLOP

Stefan Küng (Groupama-FDJ): Era tra i principali favoriti e finisce fuori dalla top 10 di giornata. Il corridore svizzero ha spesso faticato a trovare la giusta condizione in queste tre settimane e si sperava nella specialità della casa per ribaltare la situazione. Purtroppo per lui, però, la gamba non è quella dei giorni migliori nemmeno oggi e non è mai nella battaglia, non solo per la vittoria, ma anche per i piazzamenti di rincalzo.

Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert): Che disastro. Il sudafricano poteva mettere in conto di perdere la posizione da Vlasov, ma di certo non di perderne due. Il portacolori della Intermarché, infatti, riesce nell’”impresa” di perdere quasi due minuti e mezzo da Bardet, non proprio un fenomeno nelle prove contro il tempo, scendendo all’ottavo posto nella generale. In assoluto un risultato comunque positivo, ma se pensiamo che solo questa mattina accarezzava il sogno top 5, di certo non può essere soddisfatto dopo la tappa di oggi.

Yves Lampaert (QuickStep-AlphaVinyl): Non riesce a bissare l’impresa di Copenaghen. D’accordo, il percorso stavolta era sicuramente meno adatto a lui, ma come lui stesso ha ammesso non è stato un boccone facile da mandare giù quello di essere superato da ben due corridori partiti dopo di lui. Il belga, infatti, chiude in centotredicesima posizione a 7’24” da Van Aert, un distacco davvero troppo grande per colui che, proprio con una cronometro, aveva indossato la prima maglia gialla di questo Tour.

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