Vuelta a San Juan 2020, la prima è Rudy Barbier davanti a Manuel Belletti

Volata vincente di Rudy Barbier ad aprire la Vuelta a San Juan 2020. Il portacolori della Israel Start-Up Nation conquista lo sprint al termine del circuito di 163,5 chilometri da e verso la città che dà il nome alla corsa per andare chiaramente anche ad indossare la prima maglia di leader. Il francese sfrutta al meglio la grande volata di Manuel Belletti (Androni-Sidermec), abile a scegliere il tempo giusto per fare il suo sprint e superare i grandi nomi che si stavano dando battaglia, riuscendo a sopravanzarlo proprio in vista della linea del traguardo, con il corridore romagnolo che non può far altro che sbattere i pugni sul manubrio.

A completare un sorprendente podio è il 21enne argentino Tomas Contte (Municipalidad de Pocito) che si lascia a sua volta alle spalle i vari Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Alvaro Hodeg (Deceuninck-QuickStep) e Peter Sagan (Bora-hansgrohe). Nei dieci anche Luca Wackermann (Vini Zabù-KTM), ottavo, mentre Iuri Filosi (Bardiani-CSF-Faizanè) conclude in undicesima posizione. Da segnalare una maxicaduta a 3,5 km dal traguardo, avvenuta nelle prime posizione di un gruppo che ne è così uscito dimezzato.

Malgrado il finale apparisse scontato, le prime battute di gara sono frizzanti e segnate dai primi attacchi. Sono in molti a provarci e in testa finisce per formarsi una fuga di undici corridori, che riescono rapidamente a guadagnare due minuti sul gruppo. All’attacco ci sono Daniel Juarez (Agrupación Vírgen de Fátima), Facundo Cattapan (Municipalidad de Rawson Somos Todos), Agustín Fraysse (Argentina), Cesar Paredes (Medellin), Vinicius Rangel (Brasile), Andrea Di Renzo (ViniZabù-KTM), Iker Ballarin (Fundacion Orbea), Mattia Bais (Androni-Sidermec) e Filippo Zaccanti (Bardiani-CSF-Faizanè).

Con il gruppo che cerca di non concedere troppo spazio, il ritmo davanti si tiene abbastanza alto e alcuni corridori perdono contatto abbastanza velocemente. A metà corsa restano così davanti Juarez, Di Renzo, Rangel, Bais, Zaccanti, Ballarin e Paredes, il cui vantaggio a 80 chilometri dalla conclusione è ormai ridotto già a un minuto. Una situazione che resta stabile per circa trenta chilometri, prima che il gruppo decida di cambiare nuovamente ritmo e avvicinarsi notevolmente. Basi è l’ultimo ad arrendersi, con uno scatto che gli vale qualche minuto in più di gloria fino ad essere ripreso a 36 chilometri dalla conclusione.

Da quel momento si lavora ormai per lo sprint. La velocità resta costantemente alta e non c’è più modo di provare ad evadere da un gruppo lanciatissimo. La tensione sale, ma le strade sembrano consentire tranquillità, se non che, a 3500 metri dal traguardo, uno incauto spettatore prende male le misure ed entra in contatto con un corridore della Cofidis, che pedalava nelle prime posizioni del gruppo. Costui sbanda, provocando una ondata che finisce per mandare a terra una trentina di corridori, spezzando il gruppo in due (vista la dinamica, la giuria deciderà di annullare i distacchi). Davanti restano appena una sessantina di corridori, per i quali rialzarsi è impensabile visto che il traguardo è prossimo.

Bora – hansgrohe e Deceuninck – QuickStep hanno quasi tutti davanti e organizzano lo sprint, con la formazione belga che sembra pronta ad un nuovo successo. Alvaro Hodeg lancia la sua volata da posizione perfetta a duecento metri dal traguardo, mentre dalla sua ruota escono Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) e Peter Sagan (Bora-hansgrohe). In un finale abbastanza sinuoso, le energie di questi tre sembrano esaurirsi tuttavia troppo presto, con l’esperto Manuel Belletti (Androni-Sidermec) che li sorpassa da dietro a grande velocità, con una scelta di tempo che sembra perfetta. Purtroppo per lui, il romagnolo deve tuttavia arrendersi negli ultimissimi metri al rientro di Rudy Barbier (Israel Start-Up Nation) che esce dalla sua ruota giusto in tempo per anticiparlo sulla linea del traguardo.

Risultato Prima Tappa Vuelta a San Juan 2020

Classifica Generale

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