Tour de France 2022, impresa di Michael Matthews che piega Alberto Bettiol sul traguardo di Mende – Tadej Pogačar attacca, Jonas Vingegaard non lo molla

Michael Matthews è tornato al successo al Tour de France 2022. Il portacolori del Team BikeExchange – Jayco dopo una lunga giornata in fuga è stato abile ad anticipare gli scalatori, è riuscito a contenere uno scatenato Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) sulla salita finale e poi lo ha staccato in vista del GPM. Terzo posto di giornata per Thibaut Pinot (Groupama – FDJ). L’ultimo strappo ha visto protagonisti anche i big della classifica generale, arrivati ad oltre 12 minuti dal vincitore di giornata, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che si è lanciato all’attacco fin dalle prime rampe senza riuscire però a staccare la Maglia Gialla Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Più lontano, invece, Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) che, aiutato dal compagno di squadra Adam Yates, ha provato a limitare i danni, chiudendo a circa 18″ dai primi due della classifica generale, superato solamente da David Gaudu (Groupama-FDJ).

La corsa parte subito ad altissima velocità, con un primo tentativo che si forma già nel corso del chilometro zero. Una serie di scatti decisi portano infatti subito via un gruppetto di 18 corridori, che si fanno rapidamente strada verso la prima salita di giornata. Valentin Madouas (GFC), Neilson Powless (EFE), Damiano Caruso (TBV), Bauke Mollema (TFS), Sebastian Schönberger (BBK), Georg Zimmermann (IWG), Dylan van Baarle (IGD), Andrea Pasqualon (IWG), Michael Woods (IPT), Felix Großschartner (BOH), Krists Neilands (IPT), Michael Matthews (BEX), Philippe Gilbert (LTS), Andreas Kron (LTS), Benoît Cosnefroy (ACT), Alexis Gougeard (BBK), Maciej Bodnar (TEN) e Christopher Juul-jensen (BEX) si presentano così ai piedi della Côte de Saint-Juste-Malmont con un vantaggio di venti secondi su un primo gruppo di inseguitori e di trenta su un gruppo che ancora non può lasciar andare non conoscendo le composizioni esatte.

Il ritmo si alza ulteriormente in salita quando a muoversi è addirittura Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), provocando ovviamente la reazione di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), assistito dal solo Wout Van Aert, che si era già mosso in precedenza. I tre rientrano così facilmente sui primi inseguitori, dai quali nel frattempo avevano allungato Bob Jungels (ACT), Thibaut Pinot (GFC), Patrick Konrad (BOH), Carlos Verona (MOV), Alberto Bettiol (EFE) e Gregor Mühlberger (MOV), ripresi da una ulteriore accelerazione della Maglia Bianca, seguito come un’ombra da Maglia Gialla e Maglia Verde. Compreso il pericolo, davanti è Juul-Jensen ad allungare da solo, mentre alle sue spalle gli inseguitori si riportano sugli altri attaccanti. Prima del GPM il danese viene raggiunto da Neilson Powless (EF Education – EasyPost), mentre un gruppo fortemente ridotto, nel quale non si trovano più gran parte dei velocisti ma anche corridori come Primoz Roglic e Chris Froome, si ricompone alle loro spalle, prima di dare via a nuove azioni appena dopo lo scollinamento.

Juul-Jensen e Powless vengono così ripresi poco dopo e nella parte in discesa a provarci è Matej Mohoric (Bahrain-Victorious), prima che tocchi anche al suo compagno Dylan Teuns mettersi in mostra in testa al gruppo. La formazione emiratina si conferma fra le squadre più attive ed è Damiano Caruso a rilanciare l’azione, senza successo. Chi riesce ad avvantaggiarsi è Franck Bonnamour (BBK). Sulle rampe del secondo GPM prende così vita un tentativo di una quindicina di corridori, con Quinn Simmons che passa primo in vetta, precedendo la Maglia a Pois Simon Geschke. Dopo lo scollinamento si compone un drappello composto Louis Meintjes (IWG), Neilson Powless (EFE), Luis León Sánchez (TBV), Thibaut Pinot (GFC), Patrick Konrad (BOH), Lennard Kämna (BOH), Bauke Mollema (TFS), Rigoberto Urán (EFE), Stefan Küng (GFC), Simon Geschke (COF), Daniel Felipe Martínez (IGD), Jakob Fuglsang (IPT), Alberto Bettiol (EFE), Michael Woods (IPT), Marc Soler (UAD), Gregor Mühlberger (MOV), Franck Bonnamour (BBK), Felix Großschartner (BOH), Krists Neilands (IPT), Michael Matthews (BEX), Quinn Simmons (TFS), Andreas Kron (LTS) e Benoît Cosnefroy (ACT).

Il gruppo Maglia Gialla lascia fare e il vantaggio cresce rapidamente. Matthews passa così per primo allo Sprint intermedio facendo un bel bottino di punti per la Maglia Verde. Il vantaggio dei fuggitivi arriva rapidamente a toccare i dieci minuti, con la Jumbo-Visma che si mette al lavoro, senza però forzare il ritmo in testa al gruppo. Questo fa sì che davanti capiscano rapidamente di avere la giornata a disposizione per giocarsi le proprie carte, con i battistrada che arrivano ai piedi della Côte de Grandrieu, terzo GPM di giornata, con il gruppo ormai distante oltre dodici minuti. Davanti cominciano così gli scatti e a oltre 50 chilometri dalla conclusione è Matthews a muoversi in solitaria, mentre alle sue spalle sono Simmons e Kron i più attivi per cercare di organizzare un inseguimento. Il belga riesce a portare fuori un terzetto assieme a Sanchez e Grossschartner, con Bettiol che cerca di tenere alta l’andatura per non fargli prendere troppo vantaggio.

I tre inseguitori rientrano sul battistrada prima di arrivare al GPM, dove transitano con un vantaggio di 40 secondi su un gruppetto composto da Bettiol, Pinot, Konrad, Kamna, Uran, Geschke, Martinez e Fuglsang, ai quali si aggiungono poco dopo anche Meintjes, Soler, Muhlberger, Simmons e Woods. Tra scatti e controscatti il distacco è abbastanza stabile, ma la situazione cambia quando in discesa arriva la foratura di Kron, che poi rischia di finire lungo in una curva. A quel punto il belga è costretto ad inseguire gli inseguitori, riuscendo poi a rientrare prima della salita successiva assieme a Geschke, Muhlberger e Simmons, che avevano perso nuovamente il treno.

Con il distacco che intanto è salito oltre i 14 minuti, Meintjes è ormai sul podio virtuale della corsa, a poco più di un minuto da Vingegaard. La Jumbo-Visma decide così di reagire e sul penultimo GPM di giornata aumenta notevolmente il ritmo, riducendo il gruppo ad una trentina di unità, con Tom Pidcock e Aleksandr Vlasov già nelle ultime posizioni. I tre battistrada conservano un vantaggio intorno ai 30 secondi nella lunga discesa che porta ai piedi dell’ascesa conclusiva, dove subito è Matthew a restare da solo, staccando Sanchez e Grossschartner. Dietro di loro è Woods il primo ad aumentare l’andatura, ma a fare la differenza è Bettiol, che si riporta rapidamente sui primi inseguitori, mettendo nel mirino anche Matthews. L’azzurro riprende l’australiano entrando nei tre chilometri finali e dopo qualche attimo per respirare alla sua ruota lo attacca e lo stacca nell’ultimo chilometro di salita.

L’australiano soffre l’accelerazione, ma non demorde, gestendosi e restando a pochi metri di distanza. A due chilometri dal traguardo i due tornano così assieme e stavolta è Matthews a staccare Bettiol. Dietro di loro è invece Soler a muoversi, raggiunto e superato da Pinot, ma il vantaggio dei primi è ormai incolmabile. La salita si conclude così con Matthews che ha una manciata di secondi di vantaggio su Bettiol, ormai stremato e costretto a guardare il rivale festeggiare il suo successo al termine del velocissimo finale verso il traguardo. Seconda posizione dunque per Bettiol e terza per Pinot, partito decisamente troppo tardi.

Nel frattempo, grazie allo splendido lavoro di Wout Van Aert fino ai piedi dell’ascesa conclusiva, anche il gruppo arriva ad affrontare l’erta conclusiva. La Jumbo – Visma prova ad impostare il ritmo anche con Sep Kuss, ma rapidamente la UAE Team Emirates si porta in testa grazie a Brandon McNulty e Rafal Majka, che con una doppia progressione fanno esplodere quel che resta del gruppo fino al momento dello scatto di Tadej Pogacar. Il capitano della formazione emiratina stacca tutti, tranne Jonas Vingegaard, che resta incollato alla sua ruota mentre Geraint Thomas, ultimo ad arrendersi, viene scortato da Adam Yates. La Maglia Bianca prova più volte a rilanciare, ma la Maglia Gialla non lo molla mai neanche di un centimetro e i due procederanno in quest’ordine fino al traguardo, dove nuovamente Vingegaard risponde prontamente alla volata di Tadej Pogacar.

Dietro di loro è David Gaudu primo degli altri, che anche oggi sale in progressione dopo essersi inizialmente staccato, riuscendo ad allungare rispetto a tutti gli altri, anche se nel tratto finale dopo il GPM Geraint Thomas riesce a reagire, rientrando proprio in vista del traguardo assieme a Nairo Quintana. Una manciata di secondi dopo arriva Yates, mentre qualche secondo più tardi Vlasov regola Romain Bardet ed Enric Mas, tutti racchiusi in meno di trenta secondi dai duellanti.

Risultato Tappa 14 Tour de France 2022

Classifica Generale Tour de France 2022

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