Analisi Favoriti Parigi-Roubaix 2021: nuovo duello Van Aert – Van der Poel ma non mancano i terzi incomodi

Torna finalmente la Parigi – Roubaix 2021. Dopo un due anni e mezzo, a causa della pandemia, i corridori torneranno domenica 3 ottobre a sfidarsi sui mitici pavé dell’Inferno del Nord in un’inedita edizione autunnale. Una corsa che, contrariamente al solito, quindi, non si disputa vicina alle altre classiche sulle pietre del nord ma in chiusura di una stagione che ha visto alcuni degli attesi protagonisti sfidarsi su più terreni durante tutto l’anno. Come da trazione, sono molto le incognite che possono stravolgere i pronostici della vigilia, prima di tutto l’attesa pioggia che dovrebbe accompagnare i corridori lungo i 257,7 chilometri e rendere ancor più duro un tracciato pieno di difficoltà. 

Albo d’oro recente Parigi – Roubaix

2020 Non disputata causa della pandemia di Covid-19
2019 Philippe Gilbert
2018 Peter Sagan
2017 Greg Van Avermaet
2016 Mathew Hayman
2015 John Degenkolb
2014 Niki Terpstra
2013 Fabian Cancellara
2012 Tom Boonen
2011 Johan Vansummeren

Favoriti Parigi – Roubaix 2021

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Favorito numero uno in maniera unanime per tutti gli addetti i lavori è Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Il belga, reduce dalla delusione dei Mondiali di casa di domenica scorsa, avrà subito la possibilità di rifarsi all’Inferno del Nord, terreno ideale nel quale fare valere anche le sue abilità da ciclocrossista. Il capitano della Jumbo – Visma, inoltre, ha un conto aperto con la Regina delle Classiche dopo che, nel 2019, un problema meccanico all’interno della Foresta di Arenberg lo costrinse ad una lunga rimonta che gli fece perdere molte energie, che poi gli mancarono, nel momento decisivo, per rispondere alle accelerazioni di Gilbert. Il suo scudiero più fedele probabilmente sarà Mike Teunissen, settimo nel 2019 da capitano.

In molti si aspettano che. lungo i 30 settori in pavé in programma domani, si possa rinnovare il duello col suo eterno rivale Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), al suo esordio in questa corsa. Ed è proprio questa, insieme ad una condizione non al top per i problemi alla schiena che lo hanno tormentato negli ultimi mesi, l’incognita principale per il fenomeno neerlandese che, però, troverà il terreno ideale per scatenare tutta la sua potenza e dimostrare, ancora una volta, la sua abilità tecnica nel guidare la bicicletta. Inoltre, avrà al suo fianco due uomini preziosi, e in ottima forma, come Tim Merlier e Jasper Philipsen che, qualora il loro capitano incappasse in una giornata storta, potrebbero anche avere via libera per giocarsi le loro possibilità.

Quando si tratta di classiche del nord non si può non considerare la Deceuninck – QuickStep che, anche qui, si presenta al via con una selezione a più punte con diversi uomini in grado di poter svolgere un ruolo da protagonista. Capitano designato dovrebbe essere Kasper Asgreen, vincitore dell’ultimo Giro delle Fiandre dove mise nel sacco sia Van der Poel che Van Aert approfittando proprio dell’eccessivo marcamento tra i due rivale ed infine regolando il neerlandese in una volata a due sul traguardo. Ma oltre al danese la formazione belga potrà contare su Yves Lampaert, terzo nel 2019, Zdenek Stybar, in ben due occasioni secondo nel velodromo di Roubaix, e Florian Sénéchal, sempre insidioso in questo tipo di corse e vincitore dell’edizione juniores nel 2011. Senza dimenticare il nostro Davide Ballerini, capace ad inizio stagione di imporsi alla Omloop Het Nieuwsblad.

Più punte anche per la Trek – Segafredo che affiderà le proprie speranze di successo a Mads Pedersen e a Jasper Stuyven, entrambi vincitori dell’edizione riservata agli juniores rispettivamente nel 2013 e nel 2010. Sia il campione iridato del 2019, terzo mercoledì scorso all’Eurométropole Tour, che il vincitore dell’ultima Milano-Sanremo, che ha sfiorato il podio ai Mondiali nelle Fiandre, appaiono in buona forma ed hanno le caratteristiche giuste per puntare, quanto meno, ad un posto sul podio.

Tra i corridori che sono usciti meglio dai recenti Mondiali nelle Fiandre ci sono sia Dylan van Baarle (Ineos Grenadiers) che Michael Valgren (EF Education-Nippo) che hanno conquistato i due gradini del podio alle spalle di Julian Alaphilippe. Il neerlandese, vincitore quest’anno della Dwars Door Vlaanderen, sarà l’uomo di punta di una Ineos Grenadiers che potrà contare anche su Michal Kwiatkowski e Gianni Moscon, quinto a Roubaix nel 2017. Mentre il danese, terzo ai Mondiali dopo aver conquistato Giro della Toscana e Coppa Sabatini, è uno dei corridori più in forma del momento e sembra aver ritrovato il colpo di pedale del 2018 quando vinse sia Omloop Het Nieuwsblad che Amstel Gold Race.

In una corsa imprevedibile come la Roubaix conta moltissimo l’esperienza, per cui anche Greg van Avermaet (Ag2r Citroen), vincitore dell’edizione 2017, e Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) possono avere qualche carta da giocare. Il belga però, terzo ad aprile al Giro delle Fiandre, non è ancora in forma ottimale dopo la spossatezza provocata dal vaccino anti COVID-19, mentre il norvegese sembra arrivare più pronto a questo appuntamento che non lo ha mai visto salire sul podio. Un altro ex vincitore è Peter Sagan (BORA-hansgrohe), che però è reduce dalla delusione Mondiale e non sembra al top della condizione, a differenza del compagno Nils Politt, secondo nell’ultima edizione, che quest’anno sta mantenendo una buona costanza di rendimento.

Stefan Küng (Groupama-FDJ) rappresenta un’interessante alternativa ai grandi nomi. Lo svizzero, campione europeo a cronometro, ad aprile ha disputato una buona Gand-Wevelgem e ha sicuramente un buon feeling con il pavé dimostrato dall’undicesimo posto del 2019. Per poter ambire al successo deve però azzeccare la gara perfetta. Cosa che dovrebbe succedere anche a Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious), unica speranza per il pedale azzurro. Il bresciano in carriera ha disputato dei buoni Giri delle Fiandre ma è all’esordio alla Roubaix, corsa che richiede una certa confidenza. Più difficile la via per un piazzamento di altissimo livello per Matteo Trentin (UAE Team Emirates), che non ha mai amato questa corsa, anche se ha buona conoscenza del percorso essendosi già presentato al via ben cinque volte.

Altri corridori papabili per un buon piazzamento sono John Degenkolb (Lotto Soudal), Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Ivan Garcia Cortina (Movistar), Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ). Poche possibilità anche per il campione uscente Philippe Gilbert (Lotto Soudal),

Borsino dei Favoriti Parigi – Roubaix 2021

***** Wout Van Aert
**** Kasper Asgreen, Mathieu van der Poel
*** Mads Pedersen, Jasper Stuyven, Dylan van Baarle
** Stefan Küng, Peter Sagan, Florian Sénéchal, Michael Valgren
* Sonny Colbrelli, Alexander Kristoff, Yves Lampaert, Nils Politt, Greg Van Avermaet

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