Analisi Favoriti Il Lombardia 2023: qualcuno riuscirà a inserirsi nel duello a tre Pogacar – Roglic – Evenepoel?

Ci si attende grande battaglia e tanto spettacolo a Il Lombardia 2023, ultima Classica Monumento della stagione. In programma sabato 7 ottobre, la Classica delle Foglie Morte sarà lo scenario dell’ultimo duello dell’anno tra alcuni dei big del gruppo, che si sfideranno lungo un percorso come sempre molto duro che quest’anno andrà da Como a Bergamo, ricalcando il tracciato del 2021. Tre i nomi dei favoriti a spiccare su quelli di tutti gli altri: Tadej Pogacar, vincitore delle ultime due edizioni e a caccia del tris, Primoz Roglic, intenzionato a salutare al meglio la Jumbo-Visma, che lascerà a fine anno dopo otto stagioni, e Remco Evenepoel, che ha ancora un conto aperto con questa gara dopo la terribile caduta di tre anni fa che rischiò di costargli la carriera.

Favoriti Il Lombardia 2023

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Tre, dunque, i principali favoriti a conquistare la vittoria nella 117esima edizione della classica lombarda. Il primo, probabilmente, è Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che per il secondo anno di fila si presenta al via con il dorsale numero uno sulla schiena e che cercherà un tris consecutivo che nella storia della corsa è riuscito solo ad Alfredo Binda e a Fausto Coppi (che arrivò addirittura a quattro successi di fila tra il 1946 e il 1949). Apparso forse leggermente meno brillante (rispetto a quanto ci ha abituato) nelle ultime uscite in confronto allo stesso periodo di un anno fa, lo sloveno sbaglia però molto difficilmente i grandi appuntamenti e, cosa piuttosto importante, conosce molto bene il percorso avendolo già affrontato nel 2021, quando si impose per la prima volta. Inoltre, potrà contare sul supporto di una squadra molto solida, nella quale troverà spazio quello che a tutti gli effetti potrebbe risultare una sorta di secondo capitano, Adam Yates, che magari potrebbe muoversi dalla media distanza, oltre ad alcuni protagonisti delle recenti classiche italiane quali Marc Hirschi, Davide Formolo e Diego Ulissi.

A tentare di contrastare Pogacar ci sarà quasi sicuramente il connazionale Primoz Roglic, che nelle precedenti partecipazioni alla Classica delle Foglie Morte ha ottenuto come miglior risultato una quarta piazza, nel 2021. Piuttosto pimpante sia al Giro dell’Emilia che alla Tre Valli Varesine, dove ha colto un primo e un quarto posto, il classe 1989 sarà all’ultima gara con la maglia della Jumbo-Visma, che il prossimo anno lascerà per andare alla Bora-hansgrohe, dunque vorrà tentare di chiudere al meglio la sua lunga e proficua avventura con la formazione neerlandese provando a conquistare la sua seconda Monumento dopo la Liegi-Bastogne-Liegi del 2020. Il duro strappo finale verso Bergamo Alta sembra molto adatto alle caratteristiche dello sloveno, che comunque potrebbe permettersi di arrivare anche in un gruppetto ristretto visto lo spunto veloce del quale è dotato.

Sarebbe un finale da sogno per molti appassionati quello che dovesse vedere Pogacar e Roglic arrivare a disputarsi il successo di giornata allo sprint, ma ancor di più lo sarebbe se assieme a loro ci fosse anche Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep). Il belga è sicuramente molto migliorato nelle volate ristrette, ma probabilmente sarebbe molto rischioso per lui giocarsi tutto contro i due sloveni allo sprint, dunque è più probabile che, come accaduto in molti dei suoi successi, il 23enne provi a muoversi da lontano per cercare di mettere a segno una nuova impresa. Come Pogacar, anche Evenepoel avrà a disposizione tanti validi compagni di squadra per supportarlo, a partire dagli italiani Andrea Bagioli, vincitore del Gran Piemonte, Fausto Masnada, secondo su questo traguardo due anni fa e corridore di casa al pari di Mattia Catteneo, oltre al vincitore della Tre Valli Varesine Ilan Van Wilder, tutte possibili e valide alternative all’ex campione del mondo, anche se difficilmente le seconde linee troveranno spazio. Più possibilità potrebbe avercele Julian Alaphilippe, anche se il francese sembra ancora lontano parente del corridore capace di conquistare due titoli iridati e di salire sul podio di questa corsa.

Se i tre big sopracitati sembrano quindi essere i favoriti principali, non mancano ovviamente i corridori che proveranno a inserirsi e, magari, a sorprendere. Uno di questi potrebbe essere Simon Yates (Team Jayco AlUla), che nelle precedenti apparizioni al Lombardia non ha mai fatto vedere grandi cose ma che nelle ultime uscite è apparso in buona forma, tanto da concludere il Giro dell’Emilia al terzo posto alle spalle di Roglic e Pogacar. Il britannico ha di sicuro le qualità per cogliere un buon risultato e, se nel finale dovesse essere là davanti, bisognerebbe di sicuro fare i conti anche con lui. In casa Jayco AlUla potrebbero puntare a un buon risultato anche l’irlandese Edward Dunbar e l’ex campione italiano Filippo Zana, che, vista l’assenza di Giulio Ciccone, sarà probabilmente la carta migliore che l’Italia potrà giocarsi in questa giornata.

Tra coloro da non sottovalutare possiamo poi sicuramente inserire il campione olimpico Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e il russo Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe). Dopo una stagione complicata, il primo ha mostrato una condizione in crescita, che potrebbe permettergli di essere protagonista fino in fondo e, perché no, di lottare per la vittoria. Il secondo è spesso con i migliori nei finali di gara, anche se gli manca sempre qualcosa per cogliere un risultato importante, ma continuando così prima o poi il suo momento arriverà. Entrambe le loro squadre possono comunque contare su valide alternative, con la formazione statunitense che, oltre al vincitore dell’edizione 2016 Esteban Chaves e a Rigoberto Uran, più volte sul podio, schiererà l’irlandese Ben Healy, che potrebbe soprattutto tentare di attaccare da lontano. Il team tedesco, invece, sarà al via anche con Sergio Higuita, Emanuel Buchmann e Jai Hindley, anche se tutti e tre non sono apparsi particolarmente brillanti nelle ultime uscite.

Ad accompagnare Pogacar sul podio lo scorso anno c’erano due spagnoli, Enric Mas (Movistar) e Mikel Landa (Bahrain Victorious), mentre chiuse al quinto posto Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers). Tra i tre corridori iberici, il più indicato a ripetere un piazzamento tra i primi sembra poter essere Mas, reduce da un quarto posto al Giro dell’Emilia e dall’undicesimo alla Tre Valli Varesine, mentre Landa potrebbe lasciare spazio al compagno di squadra Santiago Buitrago, già terzo alla Liegi dello scorso aprile e forse più indicato per un finale del genere. Rodriguez sarà invece una delle due punte di una Ineos che, tradizionalmente, non ha mai molto brillato nelle classiche o sulle strade del Lombardia: l’altra sarà Pavel Sivakov, piuttosto pimpante nelle corse del mese scorso, ma per entrambi sarà dura inserirsi nella lotta per la vittoria (così come ovviamente per Filippo Ganna, il cui tracciato appare troppo impegnativo).

Lo stesso si può dire anche per corridori come Romain Bardet (Team dsm-firmenich), che comunque è già stato in grado di cogliere in più occasioni la top-10 in questa gara e che dunque non stupirebbe vedere tra i primi dieci, e per i connazionali Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic) e Guillaume Martin (Cofidis), oltre che per Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), vincitore nel 2018 e all’ultima corsa della carriera. Sarà difficile per il transalpino chiudere con il botto nell’unica Monumento che ha corso in carriera, ma il 33enne potrebbe comunque tentare qualcosa per fare contenti i suoi tifosi, che hanno allestito una ‘Curva Pinot’ come quella vista all’ultimo Tour de France per celebrarlo. Maggiori possibilità di ottenere un buon risultato potrebbero quindi avercele i suoi compagni di squadra Valentin Madouas e Romain Gregoire, per i quali comunque sembra complicato poter entrare nella top-10.

Attenzione invece a non sottovalutare il canadese Michael Woods (Israel-Premier Tech), che spesso riesce a trovare buoni risultati nelle corse dure come questa. Le pendenze dello strappo di Colle Aperto potrebbero esaltare il classe 1986, il cui nome non è da escludere tra quello dei favoriti di giornata. Partono invece decisamente in seconda linea corridori come Ben O’Connor e Felix Gall (Ag2r Citroën), Ion Izagirre e Victor Lafay (Cofidis), Rui Costa e Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), Dylan Teuns e Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech), Bauke Mollema (Lidl-Trek), Matteo Jorgenson (Movistar), Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) e Andreas Kron (Lotto Dstny), oltre agli azzurri Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck) e Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), che potrebbero soprattutto provare a mettersi in evidenza da lontano al pari dei corridori delle formazioni Professional al via.

Borsino dei Favoriti Il Lombardia 2023

***** Tadej Pogacar
**** Remco Evenepoel, Primoz Roglic
*** Richard Carapaz, Aleksandr Vlasov, Simon Yates
** Enric Mas, Carlos Rodriguez, Michael Woods, Adam Yates
* Romain Bardet, Santiago Buitrago, Ben Healy, Mikel Landa, Pavel Sivakov

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