Giro d’Italia 2021, anche il Colle Fauniera e un tratto di strade bianche nella possibile tappa di Cuneo?

Rcs è già al lavoro per definire il percorso del Giro d’Italia 2021. Tra le tappe più affascinanti delle diverse ipotesi, spicca la possibilità di una giornata sulle orme della Granfondo Fausto Coppi, con partenza e arrivo a Cuneo. L’idea, promossa dall’Atl del Cuneese a Rcs, è stata supportata da alcuni sopralluoghi avvenuti nel tardo pomeriggio di venerdì 10 luglio, seguiti da incontri tra amministratori locali, autorità e giornalisti. La Cuneo-Cuneo, che misurerebbe 177 chilometri, potrebbe avere nel suo percorso alcuni tratti di grande fascino: si sta infatti valutando la condizione della strada bianca che unisce il Colle d’Esischie al Colle del Fauniera, collegando la valle Grana con la valle Stura e la valle Maira. Ne uscirebbe certamente una tappa mossa e spettacolare, aperta ad attacchi e imboscate.

Il presidente dell’Atl del Cuneese Mauro Bernardi ha dichiarato: “Si tratta di un patrimonio naturalistico di inestimabile valore che racchiude in sé un grandissimo potenziale in termini di richiamo sportivo e turistico. Non c’è amante della due ruote che non conosca questa salita e questo Colle. Ed è per questo che, nell’ambito delle azioni di promozione turistica del nostro territorio, già a fine 2019 l’Atl ha candidato a Rcs il Colle del Fauniera come tappa del Giro d’Italia 2021. Questa possibilità risulta oggi ancora più allettante nell’ottica di un potenziamento della promozione del territorio volta a favorire una ripresa del comparto turistico così fortemente messo alla prova a causa dell’emergenza sanitaria ed economica del Covid-19″.

L’Asd La Fausto Coppi ha confermato l’intenzione di organizzare la tappa: “Il Fauniera è simbolo de La Fausto Coppi e la Gran Fondo da sempre è particolarmente legata sia a questa via in quota sia al Colle, straordinario esempio di collegamento fra le valli. Da oltre 10 anni l’associazione è impegnata nella tutela della strada con interventi concreti: da giornate di pulizia con i volontari a lavori di manutenzione per garantire la sicurezza non solo dei ciclisti. È necessario un programma immediato di salvaguardia per non perdere questo patrimonio di strade a 2481 metri“.

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