Giro d’Italia 2019, Vegni: “Un Giro aperto a diverse soluzioni”

È iniziato ufficialmente oggi il countdown per il Giro d’Italia 2019. Svelato il percorso, Mauro Vegni disegnato un percorso interamente su suolo italiano (a parte per l’arrivo a San Marino), con diverse tappe lunghe, oltre i 200 chilometri, molti chilometri a cronometro, ma anche frazioni con un notevole dislivello e cime storiche. Complessivamente appare essere un percorso equilibrato, che permetterà ad ogni tipologia di corridore di mettersi in mostra e provare a lasciare il segno.

Sarà uno dei Giri più duri degli ultimi anni con oltre 46.500 metri di dislivello complessivo e tre cronometro molto difficili da interpretare – ha spiegato il direttore del Giro d’Italia – Un percorso che sarà tecnicamente molto impegnativo e pieno di insidie sin dalle prime tappe con due prove contro il tempo a Bologna sul San Luca e quella più lunga e che farà maggiori distacchi a San Marino. Tra le Alpi e le Dolomiti poi incontreremo tappe di montagna con salite e arrivi che hanno fatto la storia di questo sport. Sarà un Giro aperto a tante soluzioni e quindi a tanti campioni con diverse caratteristiche. L’ultima cronometro di Verona potrebbe ancora cambiare le carte in tavola ed essere il giudice finale”.

Come sempre, sarà importante promuovere la storia e la cultura italiana: “Dopo l’esperienza del 2018, con la storica partenza da Israele, racconteremo una storia praticamente tutta italiana tranne per lo sconfinamento nella Repubblica di San Marino – ha continuato Vegni – In questo viaggio attraverso il nostro meraviglioso Paese vogliamo mostrare non solo la sfida sportiva, ma anche il patrimonio culturale e turistico dell’Italia: Leonardo Da Vinci, Gioacchino Rossini, l’Arena di Verona, gli scenari unici delle nostre montagne dalle Alpi alle Dolomiti, l’arrivo a L’Aquila a 10 anni dal terremoto saranno parte integrante di questo Giro d’Italia”.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio