Trofeo Laigueglia 2020, Giulio Ciccone: “Contento della mia furbizia, sono diventato più astuto in gara”

Buona la prima per Giulio Ciccone al Trofeo Laigueglia 2020. L’abruzzese conquista infatti la sua prima vittoria in stagione nel suo esordio ufficiale. L’atleta della Trek-Segafredo, quest’oggi in maglia azzurra della Nazionale Italiana, ha dominato nel circuito conclusivo di Colla Micheri, riuscendo a sbaragliare la concorrenza dei suoi più diretti avversari, Biniam Hailu Ghirmay (Nippo Delko One Provence) e Diego Rosa (Arkéa-Samsic), con i quali si era avvantaggiato nel finale, staccandoli poi nell’ultima ascesa della salita. Una accelerazione bruciante, con la quale ha guadagnato quanto necessario per poi tenere alto il ritmo fino al traguardo, resistendo al ritorno dei due rivali che non sembrano aver trovato l’intesa necessaria.

Ciccone dopo il periodo di allenamento con il gruppo di Vincenzo Nibali, ha risposto alla chiamata del commissario tecnico Davide Cassani, ed ha guidato la Nazionale Italiana ha una importante vittoria: “Sono soddisfatto perché questa gara mi trasmette ogni anno una bella emozione – racconta ai microfoni di SpazioCiclismo dopo il traguardo – L’ho fatta diverse volte e ci tenevo a essere competitivo. Essendo la prima corsa ero un po’ dubbioso, non sapendo veramente com’era la mia condizione e quella degli avversari. Ho capito subito di star bene nei circuiti finali: abbiamo fatto la differenza e forse sono stato un po’ furbo sull’ultima salita“.

Lo scalatore abruzzese ammette infatti di essersi giocato le sue carte con un piccolo bluff: “Diego Rosa forse pensava di essere il più forte, ha tirato di più ma poi io ho fatto l’azione decisiva. Sono contento della condizione, della testa e soprattutto della mia furbizia. L’anno scorso magari avrei sbagliato, e dopo tanti richiami sono diventato un po’ più astuto in gara. La condizione c’è: ho lavorato sul Teide assieme a tutto il gruppo di Nibali e sapevo di avere una buona condizione alle spalle. Però, il tratto pianeggiante dopo la discesa onestamente mi faceva un po’ di paura. Sono soddisfatto di come sia andata: cominciare la stagione con una vittoria…”

Una vittoria costruita con l’appoggio della squadra, composta da corridori under 23, ma che hanno saputo mettersi efficacemente a pieno servizio del loro capitano di giornata: “Devo ringraziare la squadra, un gruppo di giovani tutti molto disponibili e vogliosi di far bene. Li ringrazio uno per uno, avranno un bel futuro”.

Corridore già abituato a traguardi importante, come indossare la maglia gialla al Tour de France che gli ha fatto provare chiaramente “una sensazione unica”, Ciccone racconta comunque di voler onorare al meglio ogni suo impegno perché ogni gara per lui è estremamente importante: “Sono emozioni differenti. In ogni gara, quando attacco il numero sulla schiena, entro in una fase di competizione e non posso fare a meno di andare a tutta”.

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