Fundación-Orbea, Rubén Fernández vuole rilanciarsi: “In Movistar sentivo troppo la pressione”

Rubén Fernandez vuole riprendere in mano la propria carriera. Il corridore spagnolo è reduce da due stagioni decisamente negative con la Movistar, in cui non è riuscito minimamente a mettersi in mostra. In particolare il 2019 non ha sorriso allo scalatore, escluso dalle formazioni per i tre Grand Tour e con un solo piazzamento in top ten. Anche per questo il classe ’91 ha scelto di cambiare aria, firmando un contratto con la Fundación-Orbea. Il team Continental Pro, alla sua prima stagione in questa categoria nell’ambizioso progetto lanciato da Mikel Landa. Un buon modo per provare a rilanciare una carriera che ha subito qualche passo indietro.

Il 28enne ha parlato delle proprie aspettative in un’intervista a Ciclo21, riconoscendo il problema che lo ha condizionato in passato: “Spero che per me possa essere un anno molto buono. Sono molto motivato a iniziare questa nuova tappa. È un cambio di aria importante. Soprattutto, voglio ritrovarmi e tornare al mio livello. Sono sicuro che ce la farò. In Movistar mi trovavo bene, mi sentivo come in una grande famiglia. Negli ultimi due anni però le cose non sono andate bene, anche se non ho perso l’ambizione. Il problema era la pressione che mi mettevo io stesso, perché voglio sempre essere il migliore. Ed era questo a bloccarmi, perché la squadra mi dava molta tranquillità”.

Fernandez parla poi del futuro, proprio e della squadra: “Non so dove posso arrivare con la nuova squadra, so solo che la mia ambizione è intatta. L’obiettivo è recuperare il mio livello del 2016. Se lo raggiungo, posso lottare per la top 10 nei giri di una settimana. Darò il massimo in ogni corsa, il mio calendario mi piace moltissimo e faccio corse che si adatto bene alle mie caratteristiche. Poi un invito alla Vuelta sarebbe il massimo: sappiamo che è molto complicato, ma niente è impossibile. È un progetto futuro e con ambizione sogniamo di tornare ai tempi dell’Euskaltel-Euskadi“.

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