Fundación Euskadi, con il sostegno di Mikel Landa “cresciamo giorno dopo giorno”

Inizia un anno molto importante per la Fundación Euskadi. La squadra spagnola farà parte del lotto delle formazioni di categoria Professional dopo aver spiccato  il salto dal panorama Continental e sarà l’unica realtà a portare ancora il nome “Euskadi” (Paesi Baschi) sulla maglia, dopo la chiusura della Murias avvenuta nel 2019. Per la squadra arancione risulta fondamentale il sostegno dato all’attività da Mikel Landa, che di mestiere fa ancora il corridore, e di alto livello, ma che sta destinando parecchie energie alla squadra della sua terra. A confermarlo è il direttore sportivo Jorge Azanza, che ha rilasciato un’intervista ad As confermando in sostanza quello che di buono sta facendo il corridore della Bahrain-McLaren per la formazione basca.

“Nella nostra storia – racconta proprio Azanza – abbiamo avuto momenti brillanti e altri più complicati. Ma da quando Mikel Landa ha sposato il nostro progetto, questo è andato crescendo di giorno in giorno. È chiaro che per il 2020 abbiamo fatto un passo avanti molto importante. Con Landa, siamo partiti dai dilettanti, abbiamo fatto due stagioni da Continental e ora siamo Professional. Inoltre, non pensiamo solo alla ‘Prima squadra’, ma anche agli Under 23, alla squadra femminile e al progetto sciale. Ci piace far passare il messaggio che la bicicletta può essere uno stile di vita”.

La Fundación Euskadi si sta preparando per calcare una vetrina di maggior prestigio: “Aumentano i corridori e aumentano le corse cui prenderemo parte, ma è cresciuto anche lo staff. Per noi quella di quest’anno è una grande sfida e siamo pronti ad accettarla”. Sfida che comincerà ufficialmente il 26 gennaio, con la prima tappa della Vuelta a San Juan, in Argentina: “Schiereremo Mikel Aristi, Garikoitz Bravo, Iker Ballarin, Unai Cuadrado, Peio Goikoetxea e Jokin Aranburu. In Europa, debutteremo alla Challenge Maiorca. Poi correremo molto fra Spagna e Portogallo, ma toccheremo spesso anche il calendario francese e italiano. Sarà un anno molto più intenso rispetto agli ultimi”, dice Azanza, che nella sua squadra ha anche accolto Juan José Lobato, tornato in Spagna dopo le due stagioni alla Nippo-Vini Fantini.

L’appuntamento più importante sarà quello del Giro dei Paesi Baschi, ad aprile: “Per noi è la corsa più significativa e la affronteremo con i migliori corridori che abbiamo in organico. Dovremo farci vedere e lottare ogni chilometro, perché è la prova di casa. In generale, sappiamo che quel che faremo sarà osservato con la lente d’ingrandimento. Nel 2019 la Euskadi-Murias sul piano sportivo ha fatto una super stagione e sappiamo che non sarà facile stare su quel livello. Ma noi dobbiamo pensare al nostro, al progetto della Fondazione e cercare di dare battaglia. Vicino ci sono altre squadre come Caja Rural, Kern Pharma e la stessa Movistar, ma gli unici che avranno la parola ‘Euskadi’ sulle spalle saremo noi”.

Il sogno può essere quello di ripetere quel che ha fatto la “mitica” Euskaltel Euskadi, da cui sono passati, fra gli altri, corridori ancora in attività come Pello Bilbao, Ion e Gorka Izagirre, Mikel Nieve e lo stesso Landa? “Quella era una grande squadre ed è un livello a cui ancora non possiamo mirare. Dobbiamo proseguire passo dopo passo. Abbiamo costruito un gruppo compatto, coeso, in cui c’è un po’ di tutto e ora dovremo dimostrarlo sulle strade”. Magari alla Vuelta a  España 2020? “Sarà molto difficile, per via della questione dei posti a disposizione e degli inviti. Di sicuro ci sarà da combattere, noi dovremo dare modo di parlare di noi con le prime gare dell’anno, in modo da rendere la vita ancora più difficile agli organizzatori”.

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