Fundación Euskadi, primo raduno per la squadra spagnola presieduta da Mikel Landa

È iniziato con un raduno di tre giorni a Bilbao il 2020 della Fundación Euskadi. Nell’occasione i corridori della realtà presieduta da Mikel Landa e diretta da Jorge Azanza hanno stabilito la prima parte del loro calendario agonistico, oltre ad affrontare una prima pedalata collettiva. Per la formazione Professional basca il nuovo anno inizierà con la partecipazione al Tour de San Juan, in Argentina. In organico, rispetto al 2019, ci sono diverse novità: quelli di Bilbao sono stati i primi giorni in arancione di Gari Bravo, Julen Irizar, Mikel Aristi, Mikel Iturria y Mikel Bizkarra (in uscita dalla Euskadi Murias), Juanjo Lobato, Joan Bou (ex Nippo-Vini Fantini), Rubén Fernández (dalla Movistar Team) e Antonio Angulo (proveniente dalla Efapel).

Il resto della formazione è composta dalle conferme rispetto all’anno passato, ovvero Antonio Jesús Soto, Diego López, Dzmytri Zhygunov, Ibai Azurmendi, Gotzon Martín, Mikel Alonso, Jokin Aranburu, Unai Cuadrado, Txomin Juaristi e Peio Goikoetxea, che hanno avuto l’opportunità di conoscere i nuovi compagni di avventura. Chi non era presente era proprio Landa, che è impegnato nel periodo di allenamento con la Bahrain-McLaren in corso di svolgimento in Croazia. Stando a quel che riporta As, l’intenzione dello scalatore basco è quella di rendere la sua attività da corridore compatibile con quella di gestione della Fundación Euskadi. Sul piano agonistico, invece, Landa dovrebbe esordire alla Vuelta a Andalucia 2020, per poi fare rotta su Giro dei Paesi Baschi, Classiche delle Ardenne e Tour de Franceanche se l’obiettivo primario della sua stagione pare essere quello dei Giochi Olimpici di Tokyo.

Tornando alla squadra tutta arancione dei Paesi Baschi, nel calendario ci sono corse in Portogallo, Francia e Italia. I momenti più importanti dovrebbero essere proprio la “Itzulia”, oltre alla Clásica de San Sebastián e, se si concretizzerà l’invito, alla Vuelta a España. Invito che peraltro potrebbe portare all’esclusione della Corendon di Mathieu van der Poel, che nelle scorse settimane era stato possibilista in merito a una sua partecipazione alla grande corsa a tappe iberica.

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