DroneHopper-Androni, Gianni Savio lancia l’allarme per il 2023: “Non è detto che proseguiamo”

La Drone Hopper – Androni Sidermec potrebbe chiudere i battenti nel 2023. La lunghissima storia del team di Gianni Savio rischia così di interrompersi il prossimo anno a causa di una mancanza di garanzie da parte del suo principale sponsor. L’azienda spagnola che lo scorso anno è subentrata come primo nome della storica formazione italiana, firmando un contratto triennale, sembra ora essere in una situazione economica meno buona del previsto, portando così a conseguenze potenzialmente disastrose per la squadra professional più volte campione d’Italia. Se non è la prima volta che il team si trova in questa situazione, avendo già vissuto alcuni momenti difficili a causa di sponsorizzazioni che non sempre hanno mantenuto gli impegni sino in fondo, la preoccupazione è tanta e l’Italia rischia di perdere una delle sue uniche tre squadre professionistiche.

“La Drone Hopper è una start up e il suo progetto non è ancora del tutto decollato. Ci sono così dei ritardi nei finanziamenti. Noi vogliamo continuare, ma per farlo abbiamo bisogno di precise garanzie e al momento non è sicuro che per il 2023 ci siano”, spiega alla Gazzetta dello Sport l’esperto team manager torinese  che tuttavia rassicura che “per i pagamenti di quest’anno è tutto a posto, per il 2022 non avremo problemi. E devo ringraziare in particolare Pino Buda, di Sidermec, che non ci fa mai mancare il suo sostegno”.

A conferma delle difficoltà concrete, Savio avrebbe già parlato con i suoi atleti lasciandoli liberi di guardarsi attorno e accettare eventuali offerte interessanti. Formazione fondamentale per il nostro movimento, capace di far emergere giovani talenti e rilanciare corridori più esperti, il team è centrale già dagli anni ’90 anche per far scoprire corridori internazionali, partendo dal Sudamerica, che molto deve a Gianni Savio e al suo staff. La grande scoperta è indubbiamente Egan Bernal, ma numerosi sono i corridori che hanno iniziato o che sono stati lanciati nel grande ciclismo da questa squadra, approdando al WorldTour. Corridori come Ivan Sosa, Fausto Masnada, Mattia Cattaneo, Davide Ballerini, Andrea Vendrame, Simon Pellaud, Andrea Piccolo, Jefferson Cepeda e Natnael Tesfazion in futuro potrebbero così non ritrovare spazio in gruppo. Senza parlare ovviamente di tanti giovani italiani che perderebbero un possibile approdo per iniziare la propria carriera. Sarebbe sicuramente un colpo durissimo per il nostro movimento (ma non solo).

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