Katusha-Alpecin, Kiserlovski pronto al ritiro?

Manca la conferma ufficiale, ma Robert Kiserlovski sarebbe ormai deciso ad appendere la bici al chiodo. Secondo quanto riportano i media locali il corridore croato avrebbe infatti ormai, di fatto, chiuso la sua carriera sportiva la scorsa settimana a Il Lombardia, pochi giorni dopo il rientro vista la lunga assenza per la caduta subita al Tour de France. Classe 1986, dopo alcuni anni a livello continental con la Adria Mobil e una breve apparizione alla mai nata Aeronautica Militare – Amica Chips, era approdato nel WorldTour nel 2009 con la maglia della Fuji – Servetto, per poi passare l’anno successivo alla Liquigas – Doimo, con cui rapidamente mise in mostra le sue qualità in salita, tanto da chiudere in decima posizione il suo primo Giro d’Italia, vinto dal suo capitano Ivan Basso (cone Vincenzo Nibali terzo). Quell’anno vinse anche il Giro dell’Appennino, che assieme al campionato nazionale in linea del 2013, rappresenta il suo unico successo da professionista.

Nei primi anni successivi sembrava un corridore destinato ad una carriera importante, con anche alcuni piazzamenti di rilievo nelle classiche, come il quinto posto alla Freccia Vallone 2012, ma la sua carriera si è successivamente soprattutto importanta sul ruolo di gregario, giocando un ruolo già molto importante nel trionfo di Chris Horner alla Vuelta 2013. L’anno successivo ottenne un nuovo piazzamento nei dieci al Giro, nel 2014, ma con il passare degli anni si è visto sempre meno nelle posizioni di vertice, mentre intando cambiava maglia passando da Astana, Radioshack, Tinkoff e Katusha – Alpecin, che sarà dunque presumibilmente l’ultima maglia che indosserà da professionista.

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