Israel Start-Up Nation, la pista che porta a Chris Froome si riscalda: pronti ad aumentare il budget

In casa Israel Start-Up Nation non ne farebbero una questione di soldi. Il fatto che Chris Froome possa finire sul “mercato”, come anticipato nei giorni scorsi, starebbe ingolosendo diverse squadre World Tour, pronte ad accogliere il vincitore di quattro Tour de France, un Giro d’Italia e due Vuelta a España. Fra queste c’è proprio la formazione di matrice israeliana, che è sbarcata nel massimo livello mondiale proprio in questa stagione e che potrebbe inserire una stella di primissima grandezza in un organico sì solido ma a cui manca un corridore di spessore mondiale (nello scorso inverno è sì arrivato l’irlandese Dan Martin, ma Froome sarebbe indubbiamente altra cosa).

Stando a qual che riporta il sito israeliano Sport5, la formazione guidata dal manager Sylvan Adams è proprio sulle tracce di Froome e sarebbe pronta a investire molto per ingaggiare il britannico. Sul piatto ci sarebbe la possibilità di aumentare il budget della squadra fino a cinque milioni di euro, che sarebbero investiti proprio per prendere in carico il contratto della stella del Team Ineos, che – si dice – preferirebbe cambiare squadra per poter competere per la vittoria del Tour de France 2020 senza la scomoda concorrenza interna di Egan Bernal e Geraint Thomas.

Per Adams e la Israel Start-Up Nation la corte a Chris Froome sarebbe quindi più di un’idea. Va detto che la formazione israeliana ha già il massimo organico possibile, dal punto di vista numerico (30 corridori). Per fare spazio al britannico si dovrebbe quindi “sacrificare” uno degli atleti già in squadra. Sulle tracce di Froome si sarebbe già mossa anche la Movistar.

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