CicloMercato 2020, l’UCI si esprimerà sul caso Amador durante la prossima settimana

Si avvicina a una conclusione il caso legato al futuro di Andrey Amador. Il corridore costaricense è da tempo infatti al centro di una contesa di mercato, che lo vede sospeso fra Movistar e Team INEOS e che, in pratica, lo vede ancora senza una squadra per il 2020.  L’ultima gara disputata da Amador è il Mondiale 2019 e già nei giorni precedenti si era incrinato il rapporto fra lui e la formazione spagnola, che non prese per nulla bene il contratto preliminare firmato dal 33enne con la squadra britannica. Così, la Movistar di Eusebio Unzué interruppe ogni rapporto con il costaricense e con il suo agente, Giuseppe Acquadro.

La contesa è finita sulle scrivanie dell’UCI, che dovrà quindi esprimersi sulla questione. Stando a quel che riporta CiclismoInternacional, per la decisione è ormai questione di tempo. Il verdetto verrà infatti emesso la prossima settimana: la bilancia dovrebbe pendere verso la Ineos, ma l’Unione ciclistica internazionale dovrà in questo caso stabilire se la squadra britannica dovrà pagare la “clausola rescissoria” alla Movistar o se il pre-contratto firmato da Amador, che nelle scorse settimane era stato visto anche allenarsi con la maglia della Ineos, con la formazione iberica verrà considerato nullo.

Intanto, Amador, pur ancora senza certezze sul suo futuro agonistico, ha già qualche obiettivo agonistico in mente. Nell’agenda del costaricense ci sarebbero infatti i Giochi Panamericani, che si disputeranno in Argentina dal 27 aprile al 4 maggio, e i Campionati nazionali (18-20 giugno): “Sarebbe un sogno indossare la maglia con una bandiera – le parole di Amador – L’idea sarebbe quella di cambiare le cose rispetto agli anni precedenti, quando avevo avuto calendari completamente incentrati sulle corse europee”.

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