UEC, inviate all’UCI delle proposte per rivoluzionare le categorie giovanili e la struttura dei campionati del mondo

La UEC ha inviato delle proposte all’UCI per favorire la crescita dei giovani. L’Unione Ciclistica Europa ha annunciato di aver fatto lunghe riflessioni sul modo in cui il coronavirus potrà lasciare strascichi anche per le stagioni future e di aver di conseguenza avanzato all’UCI una serie di proposte. La prima, di fatto simile a quella che chiedeva anche Davide Cassani, è quella di aumentare di un anno i limiti di età delle categorie giovanili, a partire ovviamente dall’Under 23 che diventerebbe Under 24 e poi categoria U20 (18, 19 anni) e, a livello nazionale, Under 18 (16, 17 anni) e Under 16 (14,15 anni).

A seguito di questi cambiamenti sarebbe poi necessario, secondo la federazione europea, rivedere completamente la struttura dei campionati del mondo, che risulterebbe totalmente stravolta con la creazione di un “Campionato del mondo per i professionisti”, dedicato ai corridori di formazioni World Tour e Professional, un “Campionato del mondo Espoirs” , per corridori under 24 non tesserati per squadre World Tour e Professional, un “Campionato del mondo Under 20” e infine un “Campionato del mondo dei paesi emergenti”, dedicato a tutti coloro che hanno più di 23 anni e non fanno parte di squadre World Tour e Professional.

Le categorie di età andrebbero, poi, applicate senza distinzione a tutte le discipline ciclistiche in modo da poter uniformare anche i criteri di selezione per le Olimpiadi, che nella proposta della UEC dovrebbero partire dalla categoria Under 20 per strada, pista e mtb e dall’under 18 per la BMX.
L’obiettivo principale di queste proposte è quello di tutelare i ragazzi più giovani – spiega la UEC nel comunicato ufficiale – che attualmente, proprio nel momento del passaggio da Junior ad Under 23, nella maggior parte dei casi stanno completando un percorso scolastico o di formazione professionale. Una revisione delle categorie garantirebbe a questi ragazzi di affrontare il passaggio con maggiore tranquillità e darebbe loro un anno in più per esprimere le proprie potenzialità per il raggiungimento della propria maturità ciclistica”.

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