Giro Next Gen 2023, 24 corridori e 4 ammiraglie squalificati per traino sullo Stelvio

Scoppia la polemica al Giro Next Gen 2023. Ben 24 corridori (a questi se ne aggiungono sette che non hanno preso il via stamani dopo revisione di nuove immagini), oltre a quattro ammiraglie, sono stati squalificati ed esclusi dalla corsa ieri sera dalla giuria per traino nel corso della salita finale . Il passo dello Stelvio si è dunque rivelato un avversario troppo ostico per molti giovani corridori che, incredibilmente sostenuti dai loro direttori sportivi, hanno scelto questa scorciatoia per arrivare in cima (alcuni si sono anche attaccati a vetture di altre squadre, approfittando di quanto stava già succedendo, mentre altri sono saliti appoggiati alle moto staffetta o di scorta).

Dei 167 corridori arrivati al traguardo, quasi il 15% del gruppo dunque non affronterà oggi la quinta tappa in seguito a questa squalifica che purtroppo segnerà soprattutto i ragazzi, ma che forse andrebbe ascritta a ben altro destinatario… Se gli atleti hanno ovviamente commesso il primo errore, bisogna pur sempre ricordarsi che si tratta di giovani che probabilmente hanno avuto paura di non farcela (perché obiettivamente non hanno certo barato per vincere) e che andavano guidati meglio. Dai propri direttori sportivi in primis, che chiaramente non hanno saputo consigliare al meglio e gestire una situazione che appariva comunque gestibile visto l’ampio margine che era stato dato dall’organizzazione (aumentato al 18%) per arrivare in cima entro il tempo massimo.

“Sono veramente amareggiato – commenta il Presidente della Ciclistica Rostese Massimo Benotto – Una giornata di festa per noi per lo splendido risultato di Damiano, rovinata da una decisione corretta da parte della giuria ma che dovrebbe essere ampliata a parecchi altri corridori perché se punizione ci deve essere, deve essere uguale per tutti! Preciso inoltre che il Ds Beppe Damilano è stato ingiustamente squalificato poiché era alla guida della prima ammiraglia che seguiva Damiano Valerio in testa alla gara. La seconda ammiraglia invece era in fondo alla gara ed ha permesso ai corridori di altre squadre di attaccarsi alla vettura. Prenderemo provvedimenti disciplinari importanti nei confronti dei nostri corridori, perché questo non dovrà più avvenire in futuro!”

“Il nostro corridore ha commesso un errore, se ne rende conto – ha commentato invece brevemente questa mattina la Lotto Dstny in riferimento al suo unico rappresentante coinvolto – Non aveva intenzione di farlo, ma per sua stessa ammissione ha ceduto alla pressione del gruppo. La delusione è molto grande per lui. Un errore di gioventù che non ripeterà”.

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