Alberto Contador: “Grand Tour da una settimana? Si perderebbe la magia. Il Giro è la corsa più bella”

Alberto Contador parla della sua quarantena. L’ex ciclista, vincitore di due Giri d’Italia, due Tour de France e tre Vuelta a España, è rimasto nel mondo del ciclismo, passando nel ruolo di dirigente con il suo progetto della Kometa-Xstra. La formazione, attualmente registrata come Continental, spera di effettuare il salto nel mondo del professionismo già nel 2021, per poi passare nel circuito World Tour in futuro. Un progetto ambizioso, condiviso con il rivale di un tempo Ivan Basso, con cui si vogliono portare al professionismo tanti talenti italiani e spagnoli. Intanto però lo stop forzato a causa del coronavirus potrebbe scombussolare tutti i piani del mondo del ciclismo.

L’asso spagnolo ha parlato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “La situazione del ciclismo ora è complicata. Molti sponsor sono quotati in borsa e stanno perdendo valore in questi giorni. Bisognerà vedere che impatto avrà questo sugli sponsor e se questi potranno garantire i compensi ai corridori. La cosa più importante è che tutto questo passi. Il ciclismo si riprenderà, è già sopravvissuto a situazioni molto difficili. Ci sono molte incognite su Giro, Tour e Vuelta. Mi sembra molto difficile che si corra senza tifosi e accorciare un Grand Tour a una settimana sarebbe togliere la sua magia. Ridisegnare il calendario sarà molto difficile. I ciclisti non sono di ferro, non possono correre tutte le settimane”.

Contador ha poi spiegato le proprie sensazioni in questo periodo e il modo in cui sta cercando di aiutare alcuni tifosi: “È molto doloroso, è una situazione che non avremmo immaginato. Per fortuna la mia famiglia sta bene, però siamo nervosi. Possiamo solo sperare che le misure di quarantena abbiano effetto. Fortunatamente la gente lo ha capito e sta seguendo le regole. Dobbiamo limitare al massimo il numero delle vittime. Lo sport sta facendo ciò che deve. Molti campioni hanno già raccolto fondi. Io ho organizzato una serie di allenamenti di ciclismo sui social per tutti. Tre giorni a settimana: martedì, giovedì e domenica alle 19:00. Chi partecipa può interagire con domande e curiosità. A breve sperimenteremo le tappe di altura. Siamo in circa 5.000 persone ed è molto gratificante leggere commenti come «Grazie, per un’ora sei riuscito a non farmi pensare che mio padre è in ospedale»”.

Infine lo spagnolo ha raccontato i suoi ricordi più piacevoli: “Il Giro è la corsa più bella. Me ne sono innamorato nel 2008, nell’edizione in cui non avevo previsto di correre e in cui grazie all’appoggio degli appassionati la mia motivazione è cresciuta giorno dopo giorno. Il mio contatto con l’Italia è continuo. Bormio è un paradiso per i ciclisti. Se penso al Giro, la prima cosa che mi viene in mente è il Mortirolo: è unico, speciale, per quella rimonta nel 2015. Anche il percorso di quest’anno mi sembrava bello, con l’arrivo a Madonna di Campiglio, il ricordo a Pantani, l’Etna… Spero che si possa recuperare tutto”.

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