Aigle-Martigny 2020, la Svizzera di Enrico Gasparotto in ricognizione: “Mai visto un percorso così impegnativo”

Quello di Innsbruck 2018 era duro, quello dello Yorkshire 2019 si è rivelato tale anche, se non soprattutto, per via delle condizioni meteo in cui si è disputato. Ma quello di Aigle-Martigny 2020 si preannuncia come il Mondiale più impegnativo degli ultimi anni. Le cartine lo lasciano già intendere, ma ora arrivano anche le voci dal percorso. Lunedì, infatti, i corridori della Nazionale svizzera hanno intrapreso una prima ricognizione del tracciato della prossima prova iridata, soffermandosi in particolare sulla salita della Petite Forclaz. Con loro anche Steve Morabito, che ha da poco concluso l’attività agonistica in sella e che oggi è ambasciatore dell’evento, oltre che manager della sostenibilità dello stesso.

Fra i corridori in ricognizione anche Enrico Gasparotto, che giusto qualche settimana fa si è reso eleggibile per la Nazionale rossocrociata, ottenendo la nazionalità svizzera.  Ecco cosa pensa del percorso Sébastien Reichenbach: “Lo conosco bene. La parte finale sarà molto selettiva. Non ricordo di aver mai visto un tracciato così impegnato in un Mondiale. Lo scenario sarà unico, con una rapida selezione già nella prima parte di gara e poi un grande spettacolo nel finale – ha dichiarato il portacolori della Groupama-FDJ – Per noi, gareggiare in una prova iridata in casa sarà una motivazione extra. Sarà entusiasmante competere di fronte alla mia famiglia, dove sono nato, sulle strade che facevo per tornare a casa da scuola, quando ero bambino”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Michaël Schär: “Percorso bellissimo e molto difficile. Visto il dislivello dato dalla Petite Forclaz non sarà molto veloce – ha commentato il corridore del CCC Team –  I leader saranno presto isolati e noi svizzeri avremo opportunità per brillare”. La prova di Aigle-Martigny 2020 è stata visionata anche da Marcello Albasini, Commissario tecnico della selezione elvetica: “Gareggiare in casa sarà un’opportunità eccezionale. Vogliamo esserci nelle migliori condizioni possibili per raggiungere un buon risultato. L’entusiasmo degli spettatori sarà una spinta in più – il pensiero del Ct svizzero – La salita della Petite Forclaz è davvero difficile. Lì verrà fatta la selezione, ma poi i corridori dovranno spingere fino all’arrivo di Martigny”.

La Svizzera arriverà al Mondiale in casa del prossimo anno dopo la grande prestazione di Stefan Küng nella prova del 2019: il passista elvetico è stato grande protagonista nella corsa nello Yorkshire, riuscendo a chiudere al terzo posto, dietro Mads Pedersen e Matteo Trentin.

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