Bora-hansgrohe, Enrico Gasparotto pronto a salire sull’ammiraglia: “Metterò a servizio della squadra tutta la mia esperienza”

Enrico Gasparotto non vede l’ora iniziare la sua nuova avventura come direttore sportivo della Bora – hansgrohe. Il friulano ha appeso la bici al chiodo al termine della scorsa stagione, dopo sedici anni di onorata carriera in cui è stato in grado di mettersi più volte in mostra, come dimostrano le due vittorie alla Amstel Gold Race. Dopo un anno passato come diesse alla Nippo – Provence e come regolatore nelle corse di RCS Sport, adesso il classe 1982 è pronto a tornare nel WorldTour grazie alla squadra tedesca che lo ha fortemente voluto nel suo staff. In questi giorni ha raccontato le sue aspettative al MessaggeroVeneto.

Mi hanno cercato loro – ha raccontato l’ex campione italiano – Avevo rischiato di diventare corridore della Bora quattro anni fa, ora sono salito in ammiraglia. Vogliono ex corridori che abbiano smesso da poco, capaci di essere in sintonia con i corridori. Metterò a servizio della squadra tutta la mia esperienza. [Il mio compito sarà di] seguire alcuni corridori e poi guidarli nelle corse italiane, Giro in testa e nelle “mie” classiche delle Ardenne, Amstel, Freccia e Liegi”.

In squadra troverà anche i suoi due corregionali Matteo Fabbro Giovanni Aleotti. Con il primo ha già avuto modo di visionare la tappa friulana del Giro d’Italia 2022 ed ha analizzato le sue possibilità: “Pesa 55 kg, è molto penalizzato per questo nelle grandi corse a tappe. In pianura deve fare fatica, rischia di arrivare stanco alle “sue” montagne. Ma è fondamentale per una squadra che vuole vincere perché in salita può dare una grande mano e può piazzarsi in fuga nelle tappe di montagna o facendo l’appoggio per i compagni o correndo per sé”.

Il vincitore di tappa alla Tirreno-Adriatico 2010 è comunque convinto del potenziale del classe 1995 e lo spinge a continuare ad impegnarsi a fondo: “Lavorare duro in allenamento e presentarsi al top nelle grandi corse come ha fatto alla Tirreno Adriatico 2021 quando è arrivato quinto nella generale. Ecco nelle brevi corse a tappe può eccellere”

Parlando di Aleotti, invece, l’ex Dimension Data pensa ad un futuro roseo, anche se ancora non sa bene con quali ambizioni: “Intanto è bello che in qualche modo, anche se non ho mai corso con il Team Friuli, siamo un po’ accomunati dalla bandiera con l’Aquila. Aleotti ha talento, deve crescere gradualmente. Sarà un corridore da corse a tappe? Da classiche? Vedremo”.

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