Giro di Romandia 2017, Felline: “Questo è il ciclismo, bisogna combattere ed essere duri, sennò sceglievamo un altro sport”

Ancora un giorno in giallo per Fabio Felline al Giro di Romandia 2017. Il capitano della Trek – Segafredo in realtà non ha troppi problemi oggi per conservare la sua leadership al termine di una tappa in cui a farla da protagonista è soprattutto il maltempo. Sin dal mattino freddo e neve costringono gli organizzatori a cambiare percorso, anche tagliando la discesa iniziale. La tappa parte dunque dopo e ridotta, ma in realtà non cambia la sostanza di una tappa nervosa, sulla carta dedicata alle ruote veloci, comunque fortemente condizionata dalle condizioni atmosferiche.

“Alla fine non è cambiato molto, hanno solo tolto la discesa – ci spiega dopo il traguardo – Comunque è stata una buona scelta per noi perché prendere freddo nei primi 10-15 chilometri, con la neve in discesa, non era la scelta migliore. Anche il resto comunque non è stato facile. È stato duro per tutti, avevamo freddo. Ad ogni modo, anche questo è il ciclismo, non c’è sempre il sole. Bisogna combattere ed essere duri, sennò sceglievamo un altro sport“.

Complice invece proprio il meteo, che intorpidisce corpo e anima, la fuga riesce a giocarsi il successo, lasciando a bocca asciutta il gruppo. Il torinese appare abbastanza critico nei confronti delle altre squadre, che avrebbero lasciato troppo peso sulle loro spalle, perdendo così a loro volta una buona occasione. “Oggi la fuga è arrivata, penso e spero che domani chi ha ambizioni di volata collabori maggiormente per tenere controllata la corsa – conclude – A quel punto vedremo”.

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