Trek-Segafredo, Jasper Stuyven vuole lasciare un nuovo segno: “Trionfare in un’altra Classica sarebbe grandioso”

Il 2022 è stata una delle stagioni meno brillanti della carriera di Jasper Stuyven. Il belga non ha ottenuto successi, a differenza di quanto fatto l’anno precedente, quando si tolse lo sfizio di trionfare alla Milano-Sanremo 2021. Il corridore di Leuven rimane comunque uno dei pilastri su cui poggia la Trek-Segafredo, con cui ha un contratto che andrà in scadenza a fine 2025 e di cui difende i colori dall’ormai lontano 2014, dopo aver attraversato le varie denominazioni avute dalla squadra. In vista della prossima annata, Stuyven punta di nuovo forte sulle Classiche di Primavera.

“Vorrei vincere altre corse e sono ancora a caccia di un successo di tappa al Tour de France – le parole del belga raccolte da CyclingNews – Trionfare in un’altra grande classica sarebbe grandioso, ma non sarà facile. Il 2022 non è stato eccellente, ma questo non significa che le cose dovranno per forza continuare così nel 2023. Sono ottimista e ancora ambizioso. Non vinco tanto, ma penso di aver fatto i miei progressi nell’arco della carriera”.

Carriera che in pratica si è snodata tutta con la Trek: “Sono qui fin dall’inizio. È facile pensare che le cose possano essere migliori da un’altra parte e io le opportunità di andare in squadre diverse le ho avute, ma sono sempre rimasto. La squadra ha creduto in me da subito e io ho fiducia in loro”.

Stuyven è stato grande protagonista del Mondiale di Leuven 2021, che ha corso davvero sulle strade di casa. Alla fine, fu il migliore dei belgi (quarto), in una gara che lasciò parecchi strascichi nell’ambiente nazionale, soprattutto per via della gestione-gara da parte di Wout van Aert e Remco Evenepoel. Quest’ultimo fu bacchettato proprio da Stuyven, che ora guarda con occhi diversi a quanto successo a Leuven: “Correvamo in casa, con due degli atleti migliori al mondo. Non è strano che ci sia stata della frustrazione, per come andò. Ma penso che tutti abbiamo imparato da quella gara”.

Soprattutto Evenepoel… “Non lo conosco bene, ma vedo che è diventato più completo, sia come persona che come atleta. Poi, non dobbiamo guardare al passato, ma pensare al futuro. Quelle che Remco ha fatto è stato impressionante, bello da vedere. Sono felice per lui”.

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